Nato e cresciuto alle porte di Roma, Luigi Apolloni ha scritto la storia con la maglia del Parma. Prima di approdare in gialloblù, si fa notare con la Pistoiese e con la Reggiana, e nel 1987 approda nel club che diventerà casa. Difensore centrale di talento e qualità, insieme a Minotti forma stabilmente la difesa titolare dei Ducali. Conquista prima il resto della squadra, poi tutto il popolo gialloblù. Vive da protagonista 12 stagioni e vince 7 degli 8 trofei nazionali ed internazionali vinti nella storia del club diventando una bandiera della società. Dopo il ritiro nel 2001, inizia la carriera da allenatore e siede sulla panchina del Parma in serie D, nel 2015-16, vincendo il campionato e ottenendo la promozione in Serie C. Per commentare la stagione della squadra di Pecchia e il match di Coppa Italia di stasera, Fiorentina-Parma, Apolloni è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Fiorentina-Parma, Apolloni a Tag24
Tra una partita di campionato e l’altra, torna l’appuntamento con la Coppa Italia. Ieri la sfida dello stadio Olimpico tra Lazio e Genoa e oggi il secondo match della competizione nazionale. Appuntamento al Franchi con fischio d’inizio alle ore 21, la Fiorentina di Italiano aspetta il Parma capolista in Serie B. Sulla carta la viola parte con i favori del pronostico, ma guai a dare qualcosa per scontato. I Ducali venderanno cara la pelle e proveranno in tutti i modi a mettere i bastoni tra le ruote a una delle due finaliste dell’ultima edizione della Coppa. Sarà l’occasione per far giocare anche chi ha avuto finora meno spazio, ma nessun turnover eccessivo. Entrambe le formazioni ci tengono ad andare avanti e questo è uno degli obiettivi stagionali. Per commentare Fiorentina-Parma, Apolloni, vera e propria bandiera dei gialloblù, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Sfida di Coppa Italia questa sera, che partita ti aspetti?
“Penso che possa venir fuori una grande partita. Sono due squadre in salute, che stanno bene e che vogliono passare il turno e andare più avanti possibile in questa competizione. Mi aspetto una gara divertente, bella da vedere e da vivere.
È già capitato, in questa competizione, che squadre sulla carta più deboli riuscissero a fare lo sgambetto a squadre favorite. Dipende tutto dall’approccio?
“Le differenze tra Serie B e Serie A sono tante, sia dal punto di vista della qualità che del ritmo. Quando si affrontano squadre di categorie inferiore, senza le giuste motivazioni, si rischia di andare in difficoltà. Ci è già capitato di vederlo, non solo in Coppa Italia. Questo lo devono tenere tutti in considerazione, non solo la Fiorentina. D’altronde le squadre materasso, quella facili da battere, non esistono più. È indubbio che il Parma abbia meno qualità rispetto alla viola, ma possono diventare gare molto insidiose se non vengono affrontate con l’approccio giusto”.
Qual è il punto di forza del Parma?
“Il vantaggio del Parma sta nel fatto che la squadra di Pecchia non ha nulla da perdere. Gioca contro una squadra importante, blasonata, che sta bene e che è reduce da due finali importanti lo scorso anno. Poi alla viola è mancata la vittoria finale, sia in Coppa Italia che in Conference League, ma fino in fondo ci è arrivata e sicuramente non per caso. Chiaramente la formazione di Italiano dovrà stare attenta perché il Parma è una squadra che ama giocare a calcio e se gli concedi troppo spazio può diventare davvero molto pericoloso. Anche nell’uno contro uno hanno qualità e giocatori che possono fare molto bene. È una partita che va affrontata come fosse una finale dal punto di vista delle motivazioni”.
Cosa deve temere di più invece la squadra di Pecchia, della Fiorentina?
“La Fiorentina sta dimostrando di essere una grande squadra, viva e in completa sintonia con l’allenatore. Italiano ha idee importanti di calcio e vuole un gioco propositivo. La viola ha tanto da perdere, rispetto al Parma e se non affronta la partita con la giusta intensità rischia di complicarsi la serata. È chiaro che la Fiorentina dispone di giocatori di grande qualità, che in ogni momento possono risolvere la partita con una giocata. Non penso ci sia un singolo a cui fare particolare attenzione. Italiano ama far giocare la squadra in un certo modo, riesce a portare parecchi giocatori sopra la linea della palla e questo può diventare un problema per gli avversari se non hanno una difesa ben messa in campo. La forza della viola sta proprio nel gruppo”.
La Serie B
Ampliamo un po’ il discorso, il Parma ha iniziato molto bene la stagione e comanda la classifica di Serie B insieme al Venezia. È l’anno buono per la promozione in Serie A?
“Le premesse sono buonissime. Il Parma sta facendo molto bene e sta ancora cercando di trovare la giusta continuità, ma non è facile. È un campionato difficile, in cui puoi vincere con la prima, come è successo e poi perdere terreno con l’ultima. Le premesse però ci sono. È una squadra giovane, che ha voglia di mostrarsi, ha giocatori di qualità e molto forti. Può essere l’anno giusto per tornare in massima serie ma la Serie B non è facile. È un campionato lungo e difficoltoso e se non affronti ogni squadra con la massima concentrazione e determinazione rischi di andare in difficoltà, come è già successo ad esempio con il Lecco”.