L’Italia ha deciso di uscire dalla Via della Seta cinese, visto che non prolungherà il Memorandum d’Intesa firmato con la Cina nel marzo 2019.
L’Italia esce dalla Via della Seta: il Memorandum con la Cina non sarà prolungato
L’Italia uscirà dalla Via della Seta cinese visto che non prolungherà l’intesa con la Cina. In una nota consegnata al Governo di Pechino, il Ministero degli Esteri ha fatto sapere che l’accordo con la Cina non verrà esteso oltre il termine previsto il 22 marzo 2024. L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni avrebbe dovuto prendere una posizione al riguardo entro la fine del 2023.
Il governo dunque ha optato per non prolungare l’accordo con la Cina. Il documento d’intesa firmato dai due Paesi riguardava vari temi: cooperazione allo sviluppo ecosostenibile; investimenti bilaterali; sinergie finanziarie; infrastrutture, trasporti e vie di comunicazione; collaborazione culturale e universitaria; linee guida normative.
La Via della Seta è uno dei piani cardine per il governo di Pechino
Da Palazzo Chigi non è arrivata sulla questione. Il Ministero degli Esteri però ha precisato come Italia e Cina vorranno comunque rafforzare e sviluppare la collaborazione bilaterale. Tutto ciò a mutuo beneficio dei due Paesi. La “Belt ad Road Initiative” venne lanciata nel 2013 da Xi Jingping, divenendo uno dei punti cardini per lo sviluppo economico della Cina.
L’Italia fino ad ora era l’unico membro G7 ad aver aderito al Memorandum, firmato dal governo Conte. Il progetto lanciato dalla Cina, che ha prodotto una scarsa eco in Europa, ha avuto un impatto importante specialmente in Africa ed Asia.
Tajani: “Nessuna azione negativa verso la Cina, continueremo ad avere ottimi rapporti”
Antonio Tajani, Ministro degli Esteri, ha commentato così la notizia ad Adnkronos
“La via della Seta non è la nostra priorità, abbiamo visto che non ha prodotto gli effetti sperati. Chi non è parte del percorso della via della Seta ha avuto risultati migliori. Questa non è un’azione negativa nei confronti della Cina ma significa poter continuare ad avere ottimi rapporti e lavorare intensamente sugli aspetti commerciali per rafforzare la nostra presenza sul mercato”.
“Abbiamo già convocato a Verona la riunione intergovernativa Italia-Cina per affrontare tutti i temi di commercio internazionale. Continua ad esserci ottimi relazioni e rapporti, pur essendo un Paese che è anche un nostro competitore a livello globale”.