Risposte. Le cercano i sindacati; le cercano dunque i lavoratori; le cerca persino l’arcivescovo di Torino, monsignor Roberto Repole, che a Stellantis ha chiesto ufficialmente il futuro dello storico stabilimento di Mirafiori. Non è partito proprio sotto la stella più luminosa il tavolo sull’automotive di oggi, 6 dicembre, al ministero delle imprese e del Made in Italy tra il titolare del dicastero, Adolfo Urso, appunto rappresentati di Stellantis, delle Regioni e i sindacati.

Tavolo sull’automotive in Italia a Roma con Urso e i sindacati, incognita Stellantis

Il primo a porre quella famosa domanda è, a margine dei lavori, il segretario generale della Fiom, Michele De Palma, nella videointervista raccolta dall’inviato di Tag24 Michele Lilla. Ebbene, i metalmeccanici della Cgil sono ancora sul piede di guerra dopo la manifestazione dello scorso ottobre.

Carlos Tavares (l’amministratore delegato di Stellantis, ndr) e John Elkann (presidente, ndr) devono spiegare ai lavoratori italiani di Stellantis se hanno intenzione di continuare a investire o se, piuttosto, vogliono chiudere. Nella prima ipotesi, troveranno il lavoro della Fiom e il nostro consenso nel rilanciare i settori della ricerca, dello sviluppo e della produzione in Italia. Se invece volessero chiudere, devono sapere sin d’ora che lotteremo per difendere la ricerca e lo sviluppo nel nostro Paese.

Per il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, che auspica tra l’altro un incontro diretto con il ministro,

l’aumento della produzione serve e, per aumentarla, bisogna conoscere gli investimenti e i modelli che Stellantis ha in mente, per capire come l’azienda riuscirà ad alimentare la filiera. Il governo ci deve dire come vuole agire.

Il ministro Urso: “Obiettivo un milione di veicoli prodotti in Italia”

Soddisfazione è quella che esprime il ministro Adolfo Urso, reduce tra l’altro dall’incontro di ieri sull’acciaieria di Terni:

Si insedia oggi un tavolo di sistema con tutti gli attori e i rappresentanti della componentistica per delineare un futuro condiviso e italiano per l’auto, con l’obiettivo di raggiungere con Stellantis almeno un milione di veicoli nel nostro Paese. Ciò per colmare un gap ancora troppo ampio tra le auto immatricolate nel nostro Paese – 1,4 milioni lo scorso anno – e quelle prodotte in Italia, che nel 2022 sono state soltanto 450.000. Dobbiamo destinare le risorse per aumentare la produzione italiana in maniera progressiva ma continuativa, in modo da consentire anche ad altre case automobilistiche di arrivare qui ed allargare la base produttiva e occupazionale.