Guerra nella Striscia, battaglia nell’inferno di Khan Yunis. Le ultime da Gaza
“Situazione apocalittica”. Così il segretario generale dell’Onu per gli Affari umanitari, Martin Griffiths, ha definito gli ultimi sviluppi del conflitto tra Israele e Hamas. Con i carrarmati israeliani nel centro di Khan Yunis, Tel Aviv ha il controllo di gran parte delle zone nevralgiche di Hamas. Mentre le Nazioni unite continuano a chiedere attenzione per i civili presenti per i quali, denunciano, “nessun luogo è diventato sicuro”.
Il racconto di oggi, 6 dicembre 2023, dal conflitto in Medio Oriente. Tel Aviv in controllo di gran parte delle roccaforti nemiche.
Guterres: “A Gaza l’ordine pubblico può crollare”
Il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres ha avvertito in una lettera al Consiglio di sicurezza che l’ordine pubblico a Gaza è a serio rischio di crollo. I continui bombardamenti e attività militari di Israele non permettono la sopravvivenza dei palestinesi:
Con i costanti bombardamenti delle forze armate israeliane, e nell’assenza di rifugi o di un minimo per sopravvivere, mi aspetto presto un collasso totale dell’ordine pubblico a cagione delle condizioni disperate, cosa che renderebbe impossibile un aiuto umanitario seppure limitato.
Guterres ha poi avvertito che i Paesi confinanti con Israele potrebbero vedere un aumento improvviso ed ingestibile di rifugiati, con conseguenti rischi per la loro sicurezza e la stabilità mondiale.
La guerra con Hamas ha avuto anche ricadute sul lavoro dell’ONU e delle sue agenzie:
Le capacità delle Nazioni Unite e dei suoi partner umanitari sono state decimate per le carenze di rifornimento, la mancanza di carburante, l’interruzione delle comunicazioni e la crescente insicurezza.
E’ più che mai necessario quindi un cessate il fuoco umanitario.
Netanyahu: “A Gaza niente più ANP finché io governo”
Il premier israeliano Bibi Netanyahu ha rilasciato alcuni commenti durante una conferenza stampa:
La notte scorsa ho detto che le nostre forze possono raggiungere chiunque nella Striscia di Gaza. Ora stanno circondando la casa di Sinwar. Non è la sua fortezza e può scappare ma è solo questione di tempo prima che lo prendiamo.
Inoltre il premier israeliano ha affermato che finché rimarrà in carica non ci sarà spazio per l’ANP di Abu Mazen a Gaza.
Dagli USA: Israele starebbe pensando di far evacuare i civili da Gaza
Il portavoce della Casa Bianca John Kirby ha affermato che in Israele si starebbe pensando di far evacuare i cittadini palestinesi bloccati a Gaza perché ostaggi di Hamas.
Il gruppo terroristico li userebbe come scudi umani. Ecco le parole di Kirby:
Noi continuiamo a sostenere Israele nella sua guerra contro i terroristi di Hamas, che rappresentano una seria minaccia di genocidio. Ma allo stesso tempo ci sono giunte informazioni che Israele sta cercando di far allontanare i civili innocenti che Hamas sta usando in maniera vergognosa come scudi.
Israele, la Knesset approva il bilancio ma l’opposizione di Gantz vota contro
In Israele il parlamento, la Knesset, ha oggi approvato il nuovo bilancio, il primo atto politico di rilievo da dopo lo scoppio della guerra con Hamas.
I voti a favore sono stati 62, mentre quelli contrari 53: un margine così stretto è derivato dai voti contrari espressi non soltanto dall’opposizione guidata da Yair Lapid, ma anche dal ministro dell’Economia Nir Barkat (Likud) e da Benny Gantz, ex ministro della Difesa.
Gantz era entrato nel governo d’emergenza israeliano, ma ha criticato il fatto che una parte dei fondi di bilancio sono stati destinati al progetto della destra ultranazionalista di fondare altri insediamenti in Cisgiordania.
Crosetto, ministro della Difesa italiana: “Hamas non rappresenta la causa palestinese”
Durante un’informativa in Parlamento, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha parlato di cosa sta facendo il governo italiano riguardo il conflitto fra Hamas ed Israele:
Siamo stati spettatori di una situazione di apparente equilibrio a Gaza. Eravamo convinti, compreso Israele, che la mole di finanziamenti internazionali leciti e illeciti avesse permesso di stabilizzare la condizione dei palestinesi. Pensavamo che Hamas potesse abbandonare le progettualità ostili verso Israele. Non abbiamo colto l’impiego di fondi da parte di Hamas per incrementare le sue capacità militari. L’attacco del 7 ottobre è frutto di una pianificazione militare molto complessa, ha determinato la reazione di Israele il cui obiettivo ora, è neutralizzare il gruppo terroristico.
Hamas non rappresenta il popolo palestinese e secondo Crosetto l’attuale conflitto può terminare solo neutralizzando il gruppo terroristico. Sia i bombardamenti israeliani sia quelli di Hamas hanno “avuto conseguenze dirette sui cittadini“.
Israele: approvato il progetto per la costruzione di nuovi insediamenti per coloni a Gerusalemme Est
L’ong israeliana Peace Now ha denunciato che la municipalità di Gerusalemme ha dato il via ad un progetto che prevede la costruzione di 1.738 abitazioni per coloni a Gerusalemme Est.
Una parte degli alloggi ricadrebbe nella zona israeliana, mentre l’altra verrebbe edificata nella zona di Gerusalemme Est che Israele ha deciso di annettersi unilateralmente.
Francia, aveva ironizzato sulla morte di un neonato israeliano per mano di Hamas: 37enne condannata a 10 mesi di carcere
Sta destando scalpore in Francia la condanna a 10 mesi di carcere che una donna di 37 anni ha subito con l’accusa di “apologia di terrorismo“.
La donna aveva pubblicato un video su Instagram nel quale ironizzava sulla notizia di un neonato che, secondo una fonte israeliana, era stato bruciato in un forno.
Ogni volta che capito sulla storia del bebè che è stato posto in forno, mi chiedo se gli abbiano messo del sale, del pepe, del timo…, queste le parole della donna.
Nonostante la sua difesa (voler prendere in giro quello che le sembrava propaganda), la donna è stata condannata a pagare le spese processuali e a seguire un “seminario di cittadinanza” per assorbire i “valori della Repubblica“.
L’UE è pronta a far ripartire i voli umanitari verso Gaza
La Commissione Europea ha pubblicato una nota che indica come sia interesse dei paesi europei far fronte al dramma umanitario e sociale che la popolazione di Gaza sta vivendo in questi giorni.
Questo dicembre saranno previsti 6 voli umanitari che porteranno medicinali, cibo e beni di prima necessità a chi ne ha bisogno:
Ciò porta le forniture totali dall’Ue a oltre mille tonnellate, con 30 voli di trasporto aereo umanitario pianificati fino ad oggi. Questi ultimi voli trasporteranno rifugi, prodotti igienici e attrezzature mediche, forniti da partner umanitari, nonché donazioni da Belgio, Irlanda, Germania, Grecia, Lussemburgo, Portogallo, Slovacchia, Spagna e Germania.
Anche l’Egitto verrà coinvolto: il paese sta affrontando l’arrivo di molti rifugiati palestinesi e verranno quindi forniti da paesi come Svezia ed Italia attrezzature mediche e assistenza sanitaria.
Israele: “Trovato uno dei maggiori depositi di armi”
L’esercito israeliano annuncia di aver trovato un grande deposito di armi a disposizione di Hamas nella parte Nord di Gaza, uno dei maggiori a disposizione dell’organizzazione. La struttura si troverebbe vicino a edifici civili.
Venerdì bilaterale Stati Uniti-Turchia
Dopodomani, venerdì 8 dicembre, il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, incontrerà il segretario di Stato statunitense, Anthony Blinken, per ragionare intorno alla questione Gaza. Si tratterà del terzo incontro tra i due.
Putin arrivato ad Abu Dhabi
Vladimir Putin è atterrato ad Abu Dhabi. Negli Emirati Arabi, il presidente russo effettuerà la prima tappa di un tour in Medio Oriente che lo vedrà anche in Arabia Saudita.
Tajani: “L’Italia sta facendo il possibile”
A margine di una conferenza stampa alla sede Rai di Via Asiago, il vicepremier Antonio Tajani assicura che “l’Italia sta facendo il possibile. Ci sono i primi pazienti ricoverati sulla nave Vulcano attraccata in Egitto. Inoltre costruiremo un ospedale da campo. Investiremo altri 10 milioni per aiutare i civili palestinesi”.
Il ministro degli Esteri attacca poi Hamas, “che tiene i missili nascosti in mezzo alla gente, usandola come scudo“.
Israele: “Un mese di operazioni prima di una nuova tregua”
Servirà almeno un mese di operazioni militari di Israele a Nord e a Sud della Striscia di Gaza prima che si possa aprire la possibilità di una nuova tregua. L dice la radio militare.
Stati Uniti, dura lettera degli stagisti a Biden: “Fema il genocidio”
“Non rimarremo in silenzio di fronte al genocidio del popolo palestinese. Crediamo che sia nostro compito opporci all’ingiustizia e al genocidio e sottolineare gli errori commessi dai nostri leader”. In una lettera, quaranta stagisti alla Casa Bianca contestano le scelte del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e della vicepresidente, Kamala Harris, chiedendo loro di intercedere per un cessate il fuoco e definendo insufficienti le pause umanitarie.
Cina e Stati Uniti: “Allentare la tensione”
Cina e Stati Uniti, insieme, per chiedere la fine della guerra. A dirlo sono proprio Pechino e Washington, riferendo di colloqui tra il ministro degli Affari esteri della Repubblica popolare, Wang Yi, e il Segretario di Stato statunitense, Anthony Blinken. E se l’americano parla della necessità di evitare una estensione del conflitto, il cinese dice che “la massima priorità resta il cessate il fuoco”.
Mezzaluna Rossa: “Due ragazzi palestinesi uccisi”
Due ragazzi palestinesi, di 16 e 18 anni, sono rimasti uccisi dai militari israeliani nel campo profughi di Faraa. A denunciarlo è la Mezzaluna Rossa.
Israele: “250 obiettivi colpiti in 24 ore”
“La giornata più intensa“. Così Israele definisce la giornata di ieri, 5 dicembre, mentre l’aviazione informa di aver colpito circa 250 obiettivi a Gaza nelle ultime 24 ore. I civili in fuga dal Nord della Striscia si preparano intanto a spingersi ancora più a Sud, fuggendo da Khan Yunis, dove sono arrivate le truppe di terra.
Israele: “Uccisi comandanti di Hamas a Gaza”
La Forza di Difesa israeliana annuncia trionfante su X: “Abbiamo eliminato diversi comandanti di Hamas e agenti della Brigata Nord della Striscia di Gaza, la loro seconda brigata per grandezza. Si nascondevano in un tunnel adiacente all’ospedale indonesiano”.
Sarebbero stati uccisi anche quattro comandanti della Brigata Gaza, la più importante.