Esonero contributivo assunzione giovani: con la pubblicazione del messaggio n. 4178 del 24 novembre 2023 l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha fornito dei chiarimenti per quanto riguarda il riconoscimento degli esoneri che sono previsti nel caso in cui i datori di lavoro decidano di assumere un giovane con un contratto di lavoro a tempo indeterminato oppure nel caso in cui decidano di convertirgli un contratto di lavoro a tempo determinato in un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Il suddetto messaggio INPS, in particolare, che è stato redatto dalla Direzione Centrale Entrate, fa riferimento alle disposizioni legislative che sono contenute all’interno dell’art. 1, commi da 100 a 108, 113 e 114, della legge n. 205 del 27 dicembre 2017 (c.d. Legge di Bilancio 2018), all’interno dell’art. 1, comma 10, della legge n. 178 del 30 dicembre 2020 (c.d. Legge di Bilancio 2021), nonché all’interno dell’art. 1, comma 297, della legge n. 197 del 29 dicembre 2022 (c.d. Legge di Bilancio 2023).
Il messaggio in questione che è stato pubblicato da parte dell’Istituto, inoltre, si riferisce anche alle disposizioni che sono state comunicate attraverso le precedenti circolari n. 40 del 2 marzo 2018, n. 56 del 12 aprile 2021, e n. 57 del 22 giugno 2023.
Esonero contributivo assunzione giovani: le istruzioni dell’INPS sulla concessione dello sgravio ai datori di lavoro
Come abbiamo già accennato anche durante il corso del precedente paragrafo, la Legge di Bilancio 2018 ha introdotto un esonero per quanto riguarda il versamento dei contributi INPS che sono dovuti da parte dei datori di lavoro che hanno deciso di effettuare delle nuove assunzioni di giovani con un contratto di lavoro a tempo indeterminato, a partire dal 1° gennaio 2018.
Pertanto, al fine di promuovere un’occupazione giovanile stabile, è stato introdotto il sopra citato esonero nelle seguenti circostanze:
- in caso di nuove assunzioni di giovani di età inferiore a 30 anni con un contratto di lavoro a tempo indeterminato;
- in caso di trasformazioni di contratti da tempo determinato a tempo indeterminato per quanto riguarda i giovani che hanno un’età inferiore a 30 anni.
A tale scopo, inoltre, è necessario che i soggetti che abbiamo appena citato non siano stati occupati a tempo indeterminato con lo stesso oppure con un altro datore di lavoro, in modo da poter beneficiare anche degli esoneri sperimentali per l’occupazione giovanile che sono stati introdotti dalla Legge di Bilancio 2021 e dalla Legge di Bilancio 2023.
Nello specifico, in base a quanto è stato previsto da un apposito parere che è stato fornito da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS), attraverso la pubblicazione dell’interpello n. 2 del 2016, anche l’INPS ha fornito le istruzioni e le precisazioni in merito all’impossibilità di applicare l’esonero contributivo per l’assunzione di giovani di età inferiore a 30 anni nel caso in cui l’assunzione o la trasformazione a tempo indeterminato di un contratto di lavoro avvenga dopo che vengono effettuati degli accertamenti ispettivi.
Pertanto, dal momento che si ritiene che l’assunzione non sia stata effettuata in maniera spontanea da parte del datore di lavoro, allora l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha chiarito con la circolare n. 40 del 2 marzo 2018, con la circolare n. 56 del 12 aprile 2021, e con la circolare n. 57 del 22 giugno 2023, che i rapporti di lavoro autonomo o parasubordinato che vengono trasformati in rapporto subordinati a tempo indeterminato dopo gli accertamenti non permettono ai datori di lavoro di beneficiare dell’esonero in oggetto.
Dunque, le motivazioni che portano i datori di lavoro interessati a fruire dello sgravio fiscale sono il fatto che l’assunzione a tempo indeterminato derivi da una libera scelta di quest’ultimo, il quale deve operare necessariamente in buona fede.