La stessa partita giocata anche contro il Cagliari, questa volta però la Lazio non rischia nel finale, portandosi a casa il passaggio ai quarti di finale contro un Genoa grintoso ma con poca qualità in campo. A deciderla il gol di Guendozui al 5′ (prima rete in biancoceleste), migliore in campo per distacco tra corsa e una quantità infinita di palloni recuperati.
Ancora una prova opaca di Kamada, mentre per quanto riguarda il Genoa Gilardino mette in campo una squadra muscolare rinunciando alla qualità, e alla lunga l’assenza si è sentita. Di seguito le pagelle. (In collaborazione con Tommaso Franchi)
LAZIO
PROVEDEL 6 – Spettatore non pagante nella fredda serata dell’Olimpico. Il Genoa spara a salve, tiri che non gli fanno nemmeno il solletico.
HYSAJ 6 – Dalle sue parti il Genoa non spinge molto, rendendo più facile un lavoro che svolge con serenità senza particolari acuti ma con molta attenzione.
PATRIC 6 – Straordinari per lui date le assenze in difesa. Attento come sempre, ma questa non è più una novità. (DAL 64′ MARUSIC 6 – Si sposta al centro causa emergenza in difesa. Svolge il compito come si deve, senza rischiare nulla.)
GILA 6 – Qualche sbavatura nelle letture, ma fa sentire sempre la sua rocciosità, badando al sodo senza farsi pregare.
LUCA PELLEGRINI 6.5 – Ha voglia di fare e si vede. Anticipa Hefti trovando l’assist per il gol del vantaggio di Guendouzi. Non si ferma, facendo avanti e indietro come un forsennato, ma in senso buono.
GUENDOUZI 7.5 – Come dicono quelli bravi, partitone. A prescindere dal gol (primo in maglia biancoceleste): macina chilometri non fermandosi un attimo, recupera un’infinità di palloni e accompagna sempre l’azione. Quella chioma si vede in ogni zona del campo.
ROVELLA 5.5 – Non il massimo a livello di filtro, quando si tratta di impostare non riesce ad accendere la luce così come ci si aspetterebbe. (DALL’80’ CATALDI S.V.)
KAMADA 5 – Timido. Maledettamente timido. Non si muove offrendo linee di passaggio, e quando lo fa si limita al passaggio semplice. Quando però alza i giri mostra cose buone, come il filtrante per Immobile dove però Leali si sporca i guanti. Serve più coraggio. (DALL’ 80′ BASIC S.V.)
ISAKSEN 6 – Inizio arrembante così come nelle sue ultime uscite. Ma la partita dura solamente 26 minuti, esce per un problema muscolare. (DAL 26′ FELIPE ANDERSON 6 – Qualche fischio al suo ingresso, lui cerca di togliersi il grigiore di dosso correndo a perdifiato. Ma da uno come lui ci si aspetta di più. Almeno la voglia è diversa)
CASTELLANOS 5.5 – Occasione sprecata, almeno per poter timbrare il cartellino. Perchè l’impegno non manca, gioca molto spalle alla porta per permettere alla squadra di alzare il baricentro, ma alla fine chance per tirare in porta sono praticamente inesistenti. (DAL 64′ IMMOBILE 6 – Fa a sportellate con la difesa del Genoa senza mai tirarsi indietro. Trova anche il corridoio giusto su imbeccata di Kamada, ma Leali gli dice di no.)
PEDRO 6 – Solito furetto instancabile, deve stringere i denti perchè la coperta è corta. Lo fa come si deve.
All.SARRI 6 – E’ come il match contro il Cagliari, solo che questa volta la squadra non rischia nei minuti finali. La apre subito, ma poi il palleggio la fa da padrona, senza più aggredire il Genoa per trovare il gol della tranquillità. Passaggio del turno ottenuto, ma risposte devono essere ancora date.
GENOA
LEALI 6 – Pronti via e viene ghiacciato dal destro in buca d’angolo di Guendouzi dove può farci ben poco. Per il resto sempre attento nelle poche sortite offensive laziali.
VOGLIACCO 6 – (DALL’ 81′ FINI S.V.)
DRAGUSIN 5.5 – Si incolla a Castellanos non lasciandogli il tempodi girarsi per cercare la profondità, ma in occasione del gol si schiaccia troppo verso la sua porta, permettendo a Guendouzi di calciare indisturbato. (DAL 68′ DE WINTER 6 –
MATTURRO 5.5 – Impreciso in alcuni frangenti, si fa mettere in mezzo dal palleggio stretto della Lazio sudando più delle proverbiali sette camice. (DAL 60′ HAPS 5.5 – Entra ma non dà la giusta spinta.)
HEFTI 5 –Si piante sul terreno e si fa anticipare troppo facilmente da Pellegrini. Da lì nascerà il gol della qualificazione della Lazio. Errore decisivo.
THORSBY 6 – Il più vivo in mezzo al campo, rincorre ogni pallone per cercare il recupero e dare il là con il contropiede, riuscendoci anche in determinate occasioni. Tra gli ultimi a mollare.
KUTLU 5.5 – In ritardo sul gol di Guendozi che calcia indisturbato. Per il resto non distribuisce palloni come dovrebbe.
JAGIELLO 6 – Non demerita, ci mette i muscoli dato che l’idea di Gilardino è quella di chiudersi per recuperare palloni e ripartire. Ma non ci riesce come dovrebbe. Il suo però lo fa. (DAL 60′ MALINOVSKYI 5.5 – Dà qualità, ma è fine a se stessa. Ha una buona occasione ma spara alto. Nel finale si innervosisce, spintonando Pedro.)
MARTIN 5 – La sterilità offensiva del Genoa non è un degno alleato. Non riesce a creare problemi così come vorrebbe.
GALDAMES 5.5 – Non offre una prestazione degna di nota, davanti solo Retegui dà la sensazione di poter fare qualcosa.
RETEGUI 5.5 – Lì davanti è attivo, quelle rare occasioni di poter tirare in porta provengono dai suoi piedi, ma niente da fare. Si spegne con il passare dei minuti. (DAL 68′ PUSCAS 5 – Entra, ma è come se non entrasse. Tocca pochissimi palloni, per il resto finisce nella morsa della difesa laziale.)
All. GILARDINO 6 – Non viene a fare da vittima sacrificabile. La grinta c’è, ma manca un pò di qualità. Forse poteva tentare la carta Malinovskyi dall’inizio.