Un recente studio condotto sul legame tra l’infezione da HIV e la salute mentale ha rivelato dati importanti prima sconosciuti: ben 8 persone su 10 che contraggono il virus sviluppano problemi psicologici.

Questa scoperta sottolinea l’importanza di affrontare la questione non solo dal punto di vista fisico, ma anche da quello della salute mentale. Scopri quali sono le motivazioni e come affrontare questa situazione.

Chi contrae l’HIV può sviluppare problemi di salute mentale, ben 8 su 10

L’efficacia delle terapie antiretrovirali ha notevolmente migliorato l’aspettativa di vita delle persone con HIV, rendendola paragonabile a quella della popolazione generale.

Tuttavia un nuovo studio ha fatto sorgere una nuova preoccupazione: la sfida psicologica e di salute mentale che nasce nelle persone infettate.

Dopo la diagnosi, infatti, aumentano notevolmente le diagnosi di depressione e disturbi del sonno che colpiscono rispettivamente il 77% e il 60% delle persone con HIV.

Lo studio, infatti, ha scoperto che tra coloro che contraggono l’HIV, ben 8 persone su 10, l’80%, ha problemi di salute mentale.

La ricerca, portata avanti da Elma Research, sottolinea l’importanza di affrontare non solo gli aspetti fisici ma anche quelli mentali dell’HIV.

La campagna di sensibilizzazione si intitola “HIV. Ne parliamo?” di Gilead Sciences, è supportata da associazioni di pazienti e società mediche. L’obbiettivo è aprire un più ampio dibattito su questi aspetti spesso trascurati, soprattutto tra gli adolescenti, offrendo informazioni e supporto, non solo fisico ma anche psicologico.

Quali problemi mentali affronta chi contrae l’HIV

Un considerevole numero di individui affetti da HIV si trova a rischio di depressione e affronta disturbi come insonnia, ansia e attacchi di panico. Questo rovina sensibilmente la loro vita.

Le radici di tali disturbi possono variare: dall’ancora forte stigma sociale che accompagna i sieropositivi, alla possibile origine biologica legata agli effetti del virus, ma può anche derivare da alcuni effetti collaterali della terapia antiretrovirale.

In questo scenario, la comunicazione tra medico e paziente diventa fondamentale per sensibilizzare e affrontare queste problematiche, ma soprattutto per risolverle. Tale dialogo non solo si occupa delle scelte terapeutiche ma guida anche coloro che ne hanno bisogno verso un approccio multidisciplinare integrato, con l’aiuto della psicoterapia.

Oggi è possibile convivere con l’HIV, come?

Oggi è possibile convivere con l’HIV e fare una vita normale, sino alla vecchiaia, grazie alle terapie antiretrovirali di mantenimento.

Grazie alla terapia le persone affette da HIV hanno buone possibilità di avere un’aspettativa di vita normale e una buona qualità di vita. In breve: ora puoi convivere bene e a lungo con l’HIV. Anche coloro a cui è stata diagnosticata tardivamente hanno le migliori possibilità di recupero del sistema immunitario.

Se sei sieropositivo e stai facendo la cura, la tua viralità si abbasserà fino allo zero e non potrai più trasmettere il virus, nemmeno con i rapporti sessuali.

I progressi della ricerca negli ultimi dieci anni hanno fornito un significativo sollievo fisico e mentale alle persone affette da HIV. Farmaci davvero efficaci consentono alla maggior parte delle persone sieropositive di vivere una vita quasi normale e impediscono loro di sviluppare l’AIDS.

Una buona assistenza medica è importante per la tua salute e il tuo benessere. Poiché, secondo gli sviluppi attuali, i farmaci contro l’HIV devono essere assunti per tutta la vita e comprendono controlli regolari, i medici possono diventare compagni importanti nella vita con l’HIV.

Dovresti quindi cercare al più presto uno studio specializzato dove essere visitato, sentirti a tuo agio ed effettuare controlli regolari.

Molti dei farmaci utilizzati hanno pochi effetti collaterali e devono essere assunti solo una volta al giorno. Ciò significa che la terapia di solito può essere facilmente integrata nella vita di tutti i giorni.