Cambiamenti in corso delle regole dei concorsi nella scuola per i docenti abilitati e per chi l’abilitazione dovrà ancora conseguirla con il sistema dei crediti formativi universitari (Cfu): a settembre del 2024 saranno 20mila i nuovi insegnanti che entreranno di ruolo in cattedra, rispettando il criterio di eleggibilità. 

Si allungano i tempi per arrivare alle 70mila assunzioni complessive di docenti: con i cambiamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) di due settimane fa, la Commissione europea ha consentito al ministero dell’Istruzione e del Merito di centrare il target delle assunzioni scolastiche entro il 2026 e non più entro il 2024. Anche perché il sistema di abilitazione dei docenti, propedeutico per partecipare ai concorsi nella scuola, ha subito variazioni in corsa che ne delimitano, in tempi stretti, procedure e scadenze.

Non partiranno prima della prossima primavera, infatti, i primi corsi alle università per il conseguimento dei crediti formativi degli aspiranti insegnanti e, di conseguenza, non potrà uscire il primo bando del concorso ordinario se non nell’autunno 2024. Nel frattempo, si svolgerà il concorso straordinario “ter”, il cui bando è atteso in uscita nei prossimi giorni.

È da questo bando che si prevede che usciranno i primi 20mila docenti del target di 70mila assunzioni, anche se – di fatto – le assunzioni saranno di più perché includeranno anche i docenti con 24 crediti formativi già acquisiti, fuori dal target dei 70mila. Si punterà, con i vincitori del concorso straordinario, a garantire il turnover in cattedra anche per il prossimo anno.

Concorsi scuola, cambiano gli obiettivi delle assunzioni: 20mila a settembre 2024, ecco chi sono i docenti ‘eleggibili’ 

Si modificano le regole dei prossimi concorsi nella scuola. Innanzitutto per il cambio delle scadenze che vedranno il governo italiano dover arrivare a 70mila assunzioni non più entro il 2024, ma entro il 2026. La variazione arriva dal cambio degli obiettivi e dei target del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). La revisione dell’intero Piano, avvenuta due settimane fa, prevede tempi più lunghi anche per gli obiettivi della scuola.

Purché i docenti da assumere rientrino nei target voluti da Bruxelles, ovvero con le nuove regole. Nel target dei docenti “eleggibili” non rientreranno gli aspiranti insegnanti che si siano abilitati con i 24 crediti formativi universitari del vecchio ordinamento, conseguiti entro il 31 ottobre 2022. Tutti gli altri rientreranno nel nuovo ordinamento e nel target delle 70mila assunzioni. 

Concorsi scuola assunzioni docenti, quante assunzioni dal concorso straordinario ter?

Fatta questa doverosa distinzione, entro settembre 2024 arriveranno le prime 20mila assunzioni nella scuola provenienti dal concorso straordinario ter, il cui bando uscirà nei prossimi giorni. In realtà, le assunzioni saranno di più perché includeranno anche i docenti “fuori target”, ovvero gli insegnanti inclusi nel numero dei partecipanti al concorso ma con vecchia abilitazione. Il numero dei posti che verrà messo a bando sarà di 30.216 più ulteriori 14.438 posti che residuano dalle assunzioni autorizzate ma non avvenute durante la scorsa estate. Il totale dei posti del nuovo concorso, in attesa dell’uscita del decreto che ne ufficializzerà i numeri, sarà di 44.654. La scadenza delle domande è fissata al 9 gennaio 2024.

Immissioni di insegnanti dal 2024 al 2026 e crediti formativi universitari (Cfu) necessari

I nuovi obiettivi di docenti da assumere fino al 2026 sono, pertanto, di almeno 20mila nella tornata di immissioni di settembre 2024, con bacino del concorso straordinario ter, di altri 20mila insegnanti entro settembre del 2025, reperibili dalle graduatorie di merito del primo concorso ordinario nella scuola con le regole del Pnrr, e di un’ulteriore ondata di immissioni per 30mila posti nel 2026.

È da rilevare che le prime assunzioni nella scuola con la nuova abilitazione prevede la partecipazione al primo concorso ordinario con 30 crediti formativi (Cfu), più altri 30 crediti da conseguire al superamento delle prove. Il concorso dal quale, invece, usciranno i vincitori per le assunzioni del 2026 sarà il primo nel quale gli aspiranti docenti dovranno aver conseguito già tutti i 60 crediti formativi prima di candidarsi alle prove.