Novità in arrivo sul personale della scuola e, in particolare, sui collaboratori amministrativi, tecnici e ausiliari (Ata) alle prese con la proroga del proprio contratto a tempo determinato. Il personale impegnato in progetti rientranti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) potrà ottenere la proroga di servizio fino alla fine dell’anno scolastico 2025-2026, con rapporti di lavoro che dovranno essere confermati di anno in anno. A prevederlo è un emendamento inserito in sede di conversione del decreto legge “Anticipi” (Dl 145 del 2023), in questo momento al Senato. 

Non è l’unica novità che riguarda il personale Ata il quale, insieme al corpo docenti, è destinatario di obiettivi di autorizzazione di spesa, mentre per i dirigenti scolastici arrivano gli incrementi della retribuzione legati alla posizione e al risultato mediante aumento del relativo fondo. 

Scuola, in arrivo la proroga contratti Ata fino al 2025/2026

Novità in arrivo sui contratti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata), in rapporto alla proroga del rapporto di lavoro con le scuole che portano avanti progetti rientranti nel Pnrr. Infatti, i collaboratori Ata impiegati nel Pnrr e nell’Agenda Sud potranno ottenere la proroga del rapporto di lavoro a tempo determinato fino al termine dell’anno scolastico 2025-2026. A prevederlo è l’emendamento a firma del presidente della VII Commissione in Senato, Roberto Marti della Lega, già approvato nella Commissione Bilancio in sede di conversione del decreto legge “Anticipi” (Dl 145 del 2023). 

Il provvedimento ha terminato il suo iter nella Commissione nella scorsa settimana ed è atteso in Aula al Senato per l’approvazione, prima di approdare alla Camera. In Parlamento, il decreto verrà approvato senza modifiche entro i prossimi dieci giorni. 

Scuola contratti Ata da rinnovare: ecco chi riguarda 

Nel dettaglio della norma relativa al personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata), si prevede che le scuole possano assegnare gli incarichi in via temporanea per i progetti del Pnrr e dell’Agenda Sud, ai sensi di quanto prevedono i commi 4 bis e 4 bis 1, dell’articolo 21, del decreto legge numero 75 del 2023.

Si tratta, dunque, dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per i quali il Dl 75 ha previsto lo stanziamento, da parte del ministero dell’Istruzione e del Merito, di risorse pari a 50 milioni di euro, più i 12 milioni di euro finanziati nell’ambito del progetto “Agenda Sud”. Il fondo serve a raggiungere obiettivi inclusi nel Pnrr quali, ad esempio, quelli legati alla lotta alla dispersione scolastica, inclusi nell’ambito delle problematiche giovanili emerse in particolare dopo la questione di Caivano. 

Altre misure in arrivo su docenti 

Il personale Ata coinvolto nei progetti è pari a circa 3.300 unità. L’emendamento in via di approvazione con la conversione del decreto legge “Anticipi” prevede che i dirigenti scolastici possano prorogare i contratti dei collaboratori Ata fino al termine del mese di giugno 2026, ma con rapporti di lavoro da rinnovare di anno in anno. Dunque si procederà con la conferma del conferimento dell’incarico per singoli anni. 

Si prevede che il costo della proroga dei contratti dei dipendenti Ata fino al 2026 debba essere imputato dalle istituzioni scolastiche ai fondi del Pnrr in via esclusiva per il personale amministrativo e tecnico impiegato a realizzare gli obiettivi del Piano stesso, compresa l’Agenda per il Sud. Il tetto totale dei fondi da impegnare è pari a 60 milioni di euro all’anno dal 2024 al 2025 e di ulteriori 36 milioni di euro per il solo 2026. 

Tra le novità in arrivo per la scuola dalla legge di Bilancio 2024, si prevede l’incremento del fondo destinato alle retribuzioni dei docenti per gli aumenti di posizione e di risultato. Si passerà dai 700mila euro stanziati per il 2024 ai 3 milioni di euro del 2025.