Lo sciopero di oggi, 5 dicembre 2023, durerà 24 ore. Ad accompagnare i manifestanti contro la manovra del governo anche il segretario di Azione Carlo Calenda, in Piazza Santi Apostoli a Roma.È il suicidio del welfare italiano” ha detto il senatore ai giornalisti di TAG24, rinnovando la lotta contro i tagli ai fondi alla sanità pubblica.

Roma, sciopero medici e infermieri 5 dicembre 2023, Calenda: “Sono 4 anni che chiediamo investimenti sulla sanità”

Calenda in piazza SS. Apostoli insieme ai medici e agli infermieri delusi dai continui tagli alla sanità, come dichiarato anche dal Segretario Nazionale Anaao Assomed, Di Silverio. Una battaglia, ricorda il senatore, che va avanti ormai da diversi anni e ai giornalisti di TAG24 risponde:

R: Io penso solo questo: sono 4 anni che chiediamo che ogni euro disponibile del bilancio pubblico venga investito sulla sanità e sulla scuola. Quest’anno abbiamo chiesto di posticipare il taglio dell’IRPEF di 4 miliardi per metterli sulla sanità. Si sta dissolvendo la sanità in Italia e nel frattempo abbiamo speso 150 miliardi di bonus edilizi. Non abbiamo preso 38 miliardi di MES sanitario, è un suicidio. È il suicidio del welfare italiano e la cosa peggiore è che i medici e gli infermieri durante il Covid li abbiamo chiamati “eroi”. Li abbiamo chiamati “angeli” e ce ne siamo dimenticati un minuto dopo. Siamo qua solo per testimoniare questo.

D: È un sistema sanitario che è un po’ diviso fra pubblico e privato, dove il pubblico viene sempre vessato e il privato incentivato?

R: Penso succede perché non investi. Se a te mancano 80 mila tra medici e infermieri, se non fai un investimento serio sulla medicina digitale, se quello che fai è che ogni anno metti meno soldi dell’inflazione, è chiaro ed evidente che gli italiani oggi spendono 41 miliardi euro per curarsi privatamente, per le liste d’attesa. E questa cosa si dissolve nel disinteresse generale. Sono esattamente 4 anni che facciamo questa battaglia. Sono 4 anni che ogni in legge di bilancio i soldi sulla sanità sono inferiori all’inflazione.