Dopo per aver mangiato funghi velenosi, 6 persone, tra cui una bambina di 10 anni, sono state costrette a ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale Brotzu, a Cagliari. Gli esperti del SIAN – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione – della ASL hanno prontamente individuato le diverse specie di funghi ingerite dai pazienti, risultate non mortali.

Funghi velenosi, 6 intossicati in Sardegna: dopo il ricovero in ospedale, sono tutti fuori pericolo

Il primo caso si è verificato in un gruppo di tre persone, che circa un’ora dopo aver consumato un pasto a base di funghi selvatici, raccolti nella località di Arbus, hanno iniziato ad accusare i primi sintomi, tra cui nausea, vomito, diarrea e forti dolori addominali. Subito la corsa al pronto soccorso dell’ospedale Brotzu, dove i micologi hanno analizzato i resti del pranzo. Dalle analisi hanno dedotto l’intossicazione era dovuta all’Entoloma sinuatum, un fungo in grado di causare sintomi gastrointestinali importanti ma non fatali.

Il secondo caso si è registrato poco dopo, quando una famiglia, tra cui componenti c’era anche una bimba di 10 anni, è arrivata allo stesso pronto soccorso con sintomi simili. Anche nel loro caso, il pranzo era stato a base di funghi raccolti da loro stessi e poi consumati. Gli esperti del SIAN hanno individuato nel condimento le seguenti specie: Tre commestibili Infundibulicybe geotropa, Infundibulicybe gibba e Boletus aereus, tutte commestibili, mentre Entoloma sinuatum e Chlorophyllum rachodes sono risultate tossiche.

I funghi selvatici vanno sottoposti a controlli: solo così si evitano intossicazioni

Tutti i protagonisti della vicenda non sono in pericolo di vita. In entrambi i casi di intossicazione, i cui sintomi si sono verificati circa un’ora dopo il pasto, le specie di funghi raccolte non sono state sottoposte a un controllo preventivo, causando delle conseguenze che potevano essere evitate.