Oggi Giorgia Meloni all’assemblea di Confimi Industria ha evidenziato come la direzione nella quale sta andando il suo governo è quella giusta. Diversi i temi affrontati durante il suo intervento: piccole e medie imprese, costo dell’energia e delega fiscale.

Giorgia Meloni all’assemblea di Confimi Industria: “La bussola che orienta i nostri passi è il programma che è stato votato dai cittadini”

Fiera del lavoro svolto fin qui dalla sua squadra ha tenuto a precisare come la progettualità intesa come visione a lungo periodo porti non solo buoni frutti ma dia la possibilità di realizzare tutto quanto programmato sin dall’inizio.

Questo Governo ha iniziato il suo percorso poco più di un anno fa. La bussola che orienta i nostri passi è il programma che è stato votato ovviamente dai cittadini.

Un programma di visione, di lungo periodo, che noi vogliamo portare avanti e attuare nei prossimi cinque anni, punto per punto.

Un programma che punta a rendere l’Italia più competitiva, più forte, più apprezzata nel mondo, più orgogliosa e consapevole di sé stessa..

Giorgia Meloni alla Confim: Siete una realtà importante in un settore chiave

La presidente del consiglio spende parole di elogio anche per la Confederazione Manifatturiera Italiana e dell’Impresa Privata, che dal giorno della sua nascita cura i loro interessi e la dipinge come “una realtà importante in u settore chiave”, a proposito dice:

Siete un’organizzazione ‘giovane’, appena l’anno scorso avete celebrato il decennale, ma già da tempo vi siete guadagnati i galloni sul campo e rappresentate chiaramente una realtà importante in un comparto economico altrettanto fondamentale per una nazione come la nostra, la seconda potenza manifatturiera d’Europa.

Piccole e medie imprese: il Made in Italy sinonimo di eccellenza grazie a loro

Una menzione speciale per le piccole e medie imprese quella del primo ministro italiano: per lei sono il fulcro dell’economia del paese e pertanto bisogna metterle nelle condizioni migliori di fare impresa, perché solo così si realizza la ricchezza del nostro paese.

Se il Made in Italy è sinonimo di eccellenza e qualità lo dobbiamo in gran parte alle nostre piccole e medie imprese, lo dobbiamo al loro dinamismo, alla loro capacità di coniugare tradizione e innovazione.

Senza le piccole e medie imprese il nostro sistema economico non sarebbe quello che è ed è per questa ragione che abbiamo scelto, in questo primo anno di governo, di porre le basi per costruire un ambiente che sia il più possibile favorevole a chi fa impresa …

Il costo dell’energia

La presidente del consiglio (che ne frattempo dovrà decidere anche del suo futuro alle europee) ricorda anche come il suo governo ha preso a cuore il tema del costo dell’energia adottando diverse misure basate sugli incentivi da utilizzare per l’installazione di nuovi impianti a fonti rinnovabili.

Fin dal nostro insediamento ci siamo concentrati su uno dei problemi che incide di più sulle piccole e medie imprese, ovvero il costo dell’energia. Sono tante le misure che abbiamo introdotto in questi mesi.


Ci tengo a ricordare uno degli ultimi provvedimenti che abbiamo approvato in Consiglio dei ministri: un decreto che prevede un sistema di incentivi grazie al quale circa 3800 imprese a forte consumo di energia elettrica – quindi chimica, vetro, tessile – potranno installare impianti a fonti rinnovabili e vedersi anticipare dal GSE gli effetti della realizzazione di questi impianti, da restituire nei successivi vent’anni.

Allo stesso modo, abbiamo previsto l’acquisto a prezzo vantaggioso di gas per circa mille aziende attraverso il GSE e il rilascio di nuovi titoli per la coltivazione di idrocarburi.

Delega fiscale va spedita verso le manovre di taglio delle tasse

Non può non parlare anche dei decreti legislativi da attuare per la revisione completa del sistema tributario italiano Giorgia Meloni. A questo proposito dice come il cammino verso l’attuazione della delega stia procedendo in modo spedito.

Il cammino di attuazione della delega fiscale sta procedendo molto velocemente e punta a tagliare le tasse e costruire un rapporto paritetico e di collaborazione tra Stato e contribuenti. Con un’attenzione particolare a chi fa impresa e contribuisce così alla ricchezza nazionale.