Con il continuo incremento dei tassi di interesse, molti soggetti mutuatari puntano a passare dal mutuo a tasso variabile a quello a tasso fisso. È possibile? Conviene? Facciamo chiarezza.

La normativa vigente consente ai mutuatari di transitare da un mutuo a tasso variabile ad uno a tasso fisso a determinate condizioni. I continui rincari che hanno caratterizzato questo ultimo biennio e la politica monetaria implementata dalle banche centrali dell’Occidente hanno portato ad un netto incremento dei tassi di interesse.

Ad essere maggiormente colpite sono le famiglie che hanno scelto di sottoscrivere il mutuo a tasso variabile, che fino a qualche mese fa era molto più conveniente del mutuo a tasso fisso. Con l’ennesimo innalzamento dei tassi di interessi deciso dalla BCE, le famiglie si sono trovate a pagare rate molto onerose: il tasso Euribor ha subito una crescita esponenziale arrivando a 3,8 punti percentuali.

Con l’innalzamento dei tassi di interesse, il mutuo a tasso fisso è diventato più conveniente del mutuo a tasso variabile. Ciò implica che la corsa del tasso Euribor non è ancora terminata e avrà determinate conseguenze sulle rate mensili del mutuo a tasso variabile.

In questa guida scopriamo se è possibile passare dal mutuo a tasso variabile a quello a tasso fisso: ecco come fare e quanto è possibile risparmiare.

Mutui, è possibile transitare dal tasso variabile a quello fisso?

La Manovra di Bilancio 2023 dà la possibilità di passare dal mutuo a tasso variabile al mutuo a tasso fisso: si tratta di un’opportunità che garantisce una maggiore stabilità nel medio-lungo periodo.

La normativa vigente consente di beneficiare della rinegoziazione del tasso di interesse del mutuo con la banca, transitando dal tasso variabile al tasso fisso. Per passare dal tasso variabile al tasso fisso è necessario soddisfare determinate condizioni: avere un Isee fino a 35mila euro e importo massimo fino a 200mila euro.

Il mutuo a tasso fisso consente al mutuatario di bloccare la rata per l’intera durata del finanziamento: in questo modo il cliente conoscerà in anticipo la rata che dovrà versare per tutto il piano di ammortamento. La possibilità di trasformare il mutuo a tasso variabile in un mutuo a tasso fisso è particolarmente vantaggiosa per i giovani, che non possono surrogare il mutuo.

Il processo di trasformazione del mutuo dal tasso variabile a quello fisso è un’operazione di rinegoziano con il proprio intermediario bancario. Il soggetto mutuatario può richiedere il passaggio del mutuo dal tasso variabile a quello a tasso fisso, ma è necessario che il debito residuo sia di importo inferiore ai 200mila euro senza la necessità dell’intervento del Notaio. Chi ha la possibilità di usufruire di questa possibilità potrà proteggersi dai rincari previsti per i mutui variabili nel corso del corrente anno 2023.

Mutui, quanto è possibile risparmiare se si passa dal tasso variabile al tasso fisso?

La convenienza ed il risparmio di transitare da un mutuo a tasso variabile ad un mutuo a tasso fisso deve essere valutata caso per caso.

Facciamo un confronto dell’importo delle rate per un mutuo di importo pari a 140mila euro per acquistare un immobile pari a 200mila euro con un piano di ammortamento pari a 20 anni. La rata per accendere un mutuo a tasso variabile è di importo pari a 920 euro contro i 677 euro, che prevede la sottoscrizione di un mutuo a tasso fisso.