Bologna, la procura federale apre un’inchiesta per le frasi dette da Thiago Motta dopo la gara contro il Lecce. Dopo quella su José Mourinho, anche nei riguardi dell’italo brasiliano ex Genoa e Spezia viene aperta un’indagine, con la stessa motivazione: dichiarazioni lesive, stando a quanto riportato dall’Ansa. A finire nel mirino dell’allenatore degli emiliani il Var Nasca, colpevole di aver richiamato Doveri al monitor in pieno recupero per assegnare un rigore ai salentini, poi realizzato da Piccoli per l’1-1 finale che ha negato i tre punti e l’aggancio al quarto posto da parte dei rossoblù.

I dettagli sull’indagine nei confronti di Thiago Motta

Così Thiago Motta aveva parlato ai microfoni di Sky Sport: 

“Abbiamo concesso, ancora una volta a Nasca, di combinare le sue cose con il VAR: l’ha fatto un’altra volta. Frustrazione enorme perchè abbiamo fatto una grandissima gara. La partita doveva finire prima: ho comunque rispetto per Doveri che è un grande arbitro ma oggi ha sbagliato“.

L’episodio a cui si riferisce l’allenatore ex Spezia riguarda il gol del pareggio del Lecce arrivato nel finale. Nel corso dell’ultima azione della gara allo stadio Via del Mare, sugli sviluppi di un calcio di punizione, Falcone viene abbattuto da Calafiori in area di rigore: richiamato dal VAR, l’arbitro ha concesso il tanto discusso calcio di rigore.

Dal dischetto si è presentato Piccoli che non ha sbagliato e che si è ancora confermato autore di gol molto decisivi per la sua squadra. Il Bologna con il pareggio al Via del Mare, è sceso al settimo posto con 22 punti, soprattutto dopo la vittoria della Fiorentina che scavalca i rossoblù. Un episodio che non deve rallentare l’ottima rincorsa degli emiliani che si stanno confermando come la migliore sorpresa di queste prime quindici giornate di campionato e che vuole ritornare dopo diversi anni in Europa.

Il caso analogo con Mourinho

Non solo Thiago Motta, anche Josè Mourinho è finito nell’occhio del ciclone per delle frasi nei confronti degli arbitri. Prima di Sassuolo-Roma, l’ex Porto, Chelsea, Manchester United, Tottenham e Inter aveva rilasciato delle dichiarazioni che avevano fatto molto discutere:

“La sensazione è che non abbia la stabilità emotiva per un match di questo livello”.

Così Josè Mourinho, alla vigilia di Sassuolo-Roma, si era scagliato contro il direttore di gara Marcenaro per via delle sue discusse prestazioni precedenti. Parole che hanno scatenato l’ira dell’Associazione Italiana Arbitri e la conseguente apertura di una indagine da parte della Procura Figc. Procura che, nella giornata di lunedì, ha notificato al tecnico lusitano la conclusione del procedimento aperto nella giornata di sabato per per dichiarazioni lesive.

Come forma di protesta il due volte vincitore della Champions League, nel post partita della gara del Mapei Stadium ha parlato solo in portoghese. L’allenatore ora dovrà stabilire con il club capitolino una strategia difensiva e da oggi avrà cinque giorni per presentare delle memorie difensive o decidere di far interrogare dal procuratore federale, Giuseppe Chinè, “Lo Special One” prima di un possibile deferimento.