È il giorno dell’ultimo saluto a Vincenza Angrisano, la 42enne uccisa dal marito Luigi Leonetti martedì 28 novembre scorso. Per l’occasione la città di Andria si è vestita a lutto: le bandiere degli uffici pubblici sono rimaste a mezz’asta e all’interno della Cattedrale, per i funerali presieduti dal vescovo Luigi Mansi, hanno fatto capolino, vicino all’altare, delle scarpe rosse contro la violenza sulle donne e un manifesto con l’elenco delle vittime di femminicidio: più di 100, dall’inizio dell’anno, solo in Italia.

Oggi ad Andria i funerali di Vincenza Angrisano, uccisa dal marito Luigi Leonetti

Ai cittadini, per la giornata di oggi, la sindaca di Andria, Giovanna Bruno, aveva chiesto di “mantenere un clima di silenzio e di raccoglimento”. Le celebrazioni sono iniziate alle 15.30. Dopo la messa, presieduta dal vescovo della diocesi cittadina, monsignor Luigi Mansi, il feretro è stato portato al cimitero di Barletta, dove la 42enne sarà sepolta.

Proseguono, intanto, gli accertamenti per fare luce sul suo omicidio, consumatosi lo scorso 28 novembre davanti agli occhi dei figli di 6 e 11 anni, all’interno dell’abitazione di famiglia, ad Andria. Stando a quanto ricostruito dall’autopsia, Vincenza Angrisano sarebbe morta dopo aver ricevuto almeno tre coltellate, di cui una, mortale, al cuore, davanti alla porta del bagno.

Il marito 56enne, reo confesso, si trova in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato dall’aver commesso il fatto ai danni del coniuge. Sembra che pochi giorni prima di uccidere la 42enne l’avesse picchiata: presentandosi al pronto soccorso, la donna aveva raccontato ai medici di turno di aver ricevuto degli schiaffi, ma di non voler denunciare.

Forse temeva di scatenare una reazione da parte dell’uomo. Forse voleva solo proteggere i suoi due bambini, Christian e Salvatore. O forse non pensava che Luigi Leonetti potesse arrivare a tanto, nonostante i precedenti violenti.

Domani a Padova i funerali della 22enne Giulia Cecchettin

Dopo i funerali di Vincenza sarà la volta di quelli di Giulia Cecchettin, la 22enne di Vigonovo uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta dopo esserne stata sequestrata. Si terranno domani, 5 dicembre, presso la Chiesa di Santa Giustina di Padova, alle 11. Per le 14 invece è in programma una seconda funzione privata nella Chiesa di Saonara.

Poi il corpo della giovane sarà sepolto accanto a quello della madre Monica, morta un anno fa dopo una lunga malattia. Il padre, Gino Cecchettin, ha chiesto a chiunque ne abbia la possibilità di partecipare. Ma le celebrazioni saranno trasmesse anche in diretta (ecco dove seguirle in tv e in streaming).

In città, per l’occasione, sarà osservata una giornata di lutto cittadino, mentre all’Università di Padova le lezioni saranno sospese fino alle 14. Se le più alte cariche dello Stato prenderanno parte alla messa non è ancora chiaro. Di sicuro non sarà presente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A farlo sapere è stato il presidente del Veneto, Luca Zaia.

Il ragazzo finito in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato dal vincolo affettivo, 22 anni il 18 dicembre, ha intanto incontrato i suoi genitori, Nicola ed Elisabetta, ringraziandoli per essere andati a trovarlo. Durante il loro colloquio di circa un’ora avrebbe pianto e li avrebbe abbracciati.

Davanti al gip e al pm, che lo hanno interrogato, ha già ammesso le proprie responsabilità, dicendo di non sapere cosa gli sia scattato nella testa. La difesa potrebbe scegliere di sottoporlo a una perizia psichiatrica e di puntare, poi, sull’omicidio preterintenzionale, avanzando l’ipotesi che quando colpì la giovane non lo fece per uccidere, ma per trattenerla in auto. Una versione dei fatti che cozza con quella dell’accusa, secondo cui Turetta potrebbe anche aver premeditato il delitto. Proprio su questo si concentrano gli ultimi accertamenti.