Una campionessa infinita. Federica Brignone ha iniziato forse tardi a raccogliere i frutti del suo duro lavoro e adesso non ha alcuna intenzione di rallentare. A 33 anni e 142 giorni, con i due successi arrivati in gigante a Mont-Tremblant, in Canada, è la sciatrice più ‘anziana’ ad aver vinto in specialità e la terza in generale. Per commentare la vittoria numero 23, arrivata nella Coppa del Mondo di sci da parte della Brignone, la mamma, Maria Rosa Quario, è intervenuta in esclusiva a Tag24.
Sci, Brignone da record, mamma Maria Rosa Quario a Tag24
Federica Brignone ha scritto un’altra pagina straordinaria della storia dello sci. In una gara tormentata dal maltempo, la valdostana a Tremblant, in Canada, ha realizzato l’ennesima impresa battendo un altro record. Dopo la prima manche si era posizionata sesta, a oltre un secondo di distacco da Vlhova e Shiffrin, ma grazie a una seconda frazione incredibile ha rimontato le avversarie, conquistando il primo posto e firmando il suo ventitreesimo successo in carriera. Per commentare l’ennesima vittoria nella Coppa del Mondo di sci da parte della Brignone, Maria Rosa Quario, ex sciatrice alpina, giornalista, nonché mamma di Federica, è intervenuta in esclusiva a Tag24.
Gara incredibile per Federica, che emozione è stata?
“Delle due gare direi che la prima è stata molto più stressante ed emozionante. Federica era in testa e le era già capitato a Solden di perdere a dopo aver vinto la prima manche e quindi c’era il timore che potesse buttare via un’altra grande occasione. L’ho vissuta in modo agitato, poi è chiaro che dopo una vittoria tutto ciò che viene è ben accetto perché intanto una l’hai portata a casa. Lo slalom gigante è la gara che sento di più, mentre riesco ad essere più tranquilla per la discesa o il super-G, non so perché”.
Forse perché è l’unica in due manche?
“Beh si, le gare in due manche sono quelle più difficili da vincere. Non basta fare bene una discesa, ma ne devi fare bene due. Da un lato è positivo, perché come le è capitato ieri c’è modo di recuperare. Fosse stata una gara singola sarebbe finita sesta, senza altre possibilità. Però tante volte capita anche il contrario e nella seconda gara rischia di buttare via tanto. Penso anche che sia la gara più difficile da vincere, quella con la maggiore concorrenza”.
Quali erano le sue aspettative?
“C’erano condizioni proibitive, ma so che Fede è in forma e tranquilla. L’ho guardata senza grandi aspettative, per la serie ‘come va, va’. Poi quando è arrivata in fondo ho capito che aveva fatto qualcosa di eccezionale e da quel momento in poi è stato solo un rilassamento continuo. Vedevo che nessuno riusciva a fare meglio e man mano ha scalato la classifica fino ad arrivare al primo posto. È stata una gioia indescrivibile, veramente bello. Un grande divertimento”.
I prossimi obiettivi
Anche perché passano gli anni, ma Federica non accenna ad abbassare il ritmo e anzi, continua a crescere. Non si pone limiti?
“Credo che Federica, fino a 25 anni, non abbia raccolto davvero quel che valeva. Mancava sempre qualcosa, probabilmente non si allenava nel modo giusto o non era abbastanza convinta e matura. Dal 2015 poi ha fatto scelte diverse e da quel momento in poi ha iniziato a vincere. È tardi se pensiamo ai 25 anni. A 20 aveva vinto una medaglia Mondiale, ma tutti pensavano potesse fare molto di più. Erano in tanti a ritenerla un talento sprecato, una campionessa che non stava raccogliendo quanto poteva. Lo snodo della sua carriera è stato nel momento in cui ha iniziato a lavorare con suo fratello nel 2017 ed è cambiata totalmente. Fino a lì aveva vinto 2 gare e poi è arrivato tutto il resto: le medaglie olimpiche, l’oro Mondiale, la Coppa del Mondo”.
A questo punto cosa vi aspettate da questa stagione?
“L’obiettivo è quello di vincere ancora, in super-G o in gigante, che sono le sue specialità. Se la stagione finisse domani però, avrebbe comunque già fatto un grande lavoro e ottenuto un grande risultato. È chiaro che quando uno si sente bene e sa di essere in forma, la fame vien mangiando. Per quel che mi riguarda, da mamma e da appassionata, non mi aspetto niente. Per me potrebbe anche smettere domani e io sarei felice. Tutto ciò che fa, l’impegno che ci mette, gli allenamenti e i viaggi per me è già fantastico così. Chi non conosce bene questo mondo non sa cosa significhi, ma è davvero stressante”.
È un’organizzazione completamente diversa rispetto a tanti altri sport…
“Ieri aveva già lasciato l’albergo la mattina, è andata al traguardo con le valige nel pulmino, si è cambiata per strada e aveva i minuti contati per prendere l’aereo. Sono cose particolari, che in altri sport non esistono perché sono molto più comodi. Ora arriva ad Aosta e domani riparte per Saint Moritz perché mercoledì avrà già le prove. Se domani smettesse sarei anche quasi contenta”.
Eppure tanti italiani hanno il sogno di vederla ancora fino a Milano-Cortina, nessun passo indietro?
“Rispetto il volere di Federica che non vuole assolutamente guardare così lontano. Anche per me è un grande stress, anche se gli anni passano e mi rendo conto che ci tengo tanto per la sua felicità e per quella di mio figlio. Sono entrambi coinvolti e non ci pensiamo al 2026”.