Si riaccende la polemica politica intorno al generale Roberto Vannacci, autore del libro ‘Il mondo al contrario’ e nuovamente al centro delle cronache per la promozione a capo di Stato Maggiore delle Forze operative terrestri e per l’inchiesta di cui è bersaglio proprio per le opinioni espresse nel suo libro.

Vannacci e la promozione nonostante l’inchiesta in corso, Magi (+Europa): “Uno scandalo, Crosetto riferisca”

Le opposizioni tornano a chiedere spiegazioni all’esecutivo, intorno alla figura di Roberto Vannacci, generale dell’esercito che sta creando da mesi più di un imbarazzo.

Dopo le polemiche per alcune affermazioni decisamente discutibili contenute nel suo libro ‘Il mondo al contrario, a far discutere, ora, è la sua nomina a capo di Stato Maggiore delle Forze operative terrestri. Incarico visto da molti come una promozione, rispetto al suo ruolo precedente di comandante dell’Istituto geografico militare di Firenze, nonostante la precisazione via social – quasi una sorta di ‘excusatio non petita’ – del ministro della Difesa Guido Crosetto.

Proprio a quest’ultimo si rivolge, polemicamente, il segretario di +Europa Riccardo Magi, chiedendogli che fine abbia fatto l’indagine disciplinare da lui annunciata in estate nei confronti proprio di Vannacci.

“Crosetto quest’estate annunciava una verifica disciplinare su Vannacci, spiegando che il generale non parlava e, soprattutto, non scriveva a nome di tutto l’esercito e che non era condivisibile ciò che aveva detto. Poi, però, non se n’è saputo più niente e ora vediamo che Vannacci viene addirittura valorizzato”.

Concludendo proprio a proposito del nuovo incarico, Magi non ha dubbi e parla di vera e propria “valorizzazione” del generale, definendola “scandalosa“.

Dicono che non è una promozione ma è sicuramente è una valorizzazione sul piano operativo, rispetto all’Istituto geografico in cui si trovava prima. Io credo che sia scandaloso da un punto di vista politico. Poi magari lo fanno perché preferiscono valorizzarlo nella sua carriera militare, anziché averlo come competitor elettorale alle prossime Europee. Resta una vergogna“.

Rosato (Iv): “Vista la politica italiana Vannacci avrà un grande futuro”

Usa toni più moderati, ma non per questo meno perplessi sull’intera vicenda, Ettore Rosato, deputato di Italia Viva.

Come Magi, anche lui considera il nuovo incarico di Vannacci al pari di una promozione, giudicandola inopportuna vista l’inchiesta che lo riguarda, dopo la quale, infatti, il generale si è preso un periodo di licenza dopo neanche un giorno di servizio.

“Mi sembra strano che una persona sottoposta a un provvedimento disciplinare riceva una promozione o comunque un incarico così importante e così delicato. Sarebbe stato molto più opportuno sospendere l’assegnazione dell’incarico e attendere l’esito dell’inchiesta interna”.

Il deputato di Italia Viva conclude il suo ragionamento, commentando ironicamente la possibilità di una ‘discesa in campo’ in politica del discusso generale.

“Vista la politica italiana, Vannacci avrà un grande futuro”.

Vannacci, la promozione e l’inchiesta, Borghi (Iv): “Se vuole fare politica lo dica”

Non c’è proprio nulla da scherzare, invece, per il collega di partito di Rosato, Enrico Borghi. Ricordando l’obbligo di terzietà dei funzionari dello Stato, Borghi mette in guardia Vannacci dallo sfruttare il prestigio guadagnato nell’esercito per un’eventuale candidatura politica.

“I servitori dello Stato – siano militari, magistrati o funzionari della pubblica amministrazione – hanno il dovere della terzietà, perché sono al servizio della Repubblica e non di una parte di essa. Credo che si debba esercitare un’azione di profondo chiarimento e che il generale Vannacci, se vuole fare politica, lo deve dire con grande chiarezza. Ma non può utilizzare quell’uniforme a fini di consenso“.

Malan (FdI) in difesa di Vannacci: “Se ne ha diritto, resterà al suo posto”

Unica voce in difesa del generale arriva, forse non casualmente, dalle fila della maggioranza.

Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, minimizza la faccenda del nuovo incarico e anche l’indagine a carico di Vannacci.

Non mi risulta si tratti di una promozione ma, trattandosi di un generale, è difficile che abbia incarichi di basso livello. Quanto all’inchiesta formale, è di competenza di organi specifici e seguirà il suo corso”.

Infine, anche sull’eventuale impegno in politica alle Elezioni Europee del generale, Malan non si scompone più di tanto, chiudendo con un serafico sarà una sua scelta.