Si è spento Gaetano Carlo Giuliano, la causa della sua morte non è ben nota ma con lui si sa che se n’è andato un pezzo della storia politica socialista siciliana che ha profuso un impegno costante non solo nella sua regione ma anche verso la sua città natale: Siracusa.

E’ stato un esponente di una classe dirigenziale che non vi è più ha vissuto il suo tempo negli anni in cui fare politica non solo costava fatica ma spesso anche la vita.

Ricordato da molti, è passato alla storia come il sostituto di Piersanti Mattarella, presidente della regione Sicilia nonché fratello dell’attuale presidente della Repubblica barbaramente ucciso dalla mafia il 6 maggio del 1980.

Gaetano Carlo Giuliano causa della sua morte

Gaetano Carlo Giugliano se n’è andato all’età di 94 anni. La causa della sua morte non è stata resa nota ma i suoi trascorsi politici nella Sicilia degli anni 70/80 e 90 raccontano di uomo devoto al suo territorio, un uomo che legato da un profondo senso di appartenenza ha rivestito più vesti e in diversi ambiti di aule parlamentari: dai seggi dell’assemblea regionale a quelli dell’assemblea provinciale fino a occupare i seggi comunali.

Non solo la politica nella sua vita ma anche la zootecnica. Ha rivestito la carica di presidente dell’Associazione Allevatori di Siracusa.

Chi era Gaetano Carlo Giuliano

Chi era Carlo Gaetano Giuliano? Classe 1929, nato a Palazzolo Acreide il 23 luglio era un politico di tutto rispetto che ricoprì diversi ruoli non indifferenti ma decisamente importanti durante il suo cammino politico nel quale ha resse l’urto delle iniziative mafiose assieme ai suoi colleghi del tempo:

  • Vicepresidente dell’amministrazione provinciale di Siracusa;
  • Segretario della Federazione provinciale del Psi;
  • Nel 1971deputato all’Assemblea regionale siciliana nel collegio della provincia di Siracusa per il Psi;
  • Nel 1976 nella giunta Bonfiglio assessore al Turismo fino al 1978;
  • Nei governi presieduti da Piersanti Mattarella, divenne anche vice presidente della Regione Sicilia;
  • Presidente della Regione fino all’1 maggio 1980 dopo l’assassinio di Mattarella e assunse anche la delega alla Sanità.

Nei primi anni 80 non più rieletto nell’ambito della grande politica ha continuato a lasciare il suo segno impegnandosi in quella comunale come consigliere di Palazzolo Acreide fino al 1994.