I fondi Usa per aiutare l’Ucraina nel conflitto sono destinati a esaurirsi entro la fine dell’anno: a dare l’allarme è proprio la Casa Bianca, attraverso le parole della direttrice del budget Shalanda Young.

Voglio essere chiara. Senza un’azione del Congresso, entro la fine dell’anno non avremo più risorse per acquistare altre armi ed equipaggiamenti per l’Ucraina e per fornire equipaggiamenti dalle scorte militari statunitensi. Non ci sono fondi magici disponibili per far fronte a questo momento. Siamo senza soldi e quasi senza tempo.

Una situazione che rischierebbe di ripercuotersi in maniera tragica sull’esercito di Kiev, impegnato in questi mesi nella delicata controffensiva alla Russia. Proprio oggi Vladimir Putin ha annunciato un aumento di 170mila unità tra le fila dei soldati di Mosca.

La direttrice del Bilancio si è appellata dunque al presidente repubblicano della Camera Mike Johnson, e ad altri leader del Congresso, per cercare di sbloccare i fondi necessari ad aiutare il Paese alleato.

La Casa Bianca: in esaurimento i fondi Usa per l’Ucraina. Il Cremlino cavalca l’onda: “Sempre più difficile ‘bruciare’ soldi”

In un simile quadro, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov si rivolge anche all’Europa, altra grande sostenitrice della causa di Kiev. Una causa parecchio onerosa, sottolinea il diplomatico russo, tanto che “sta diventando sempre più difficile per i Paesi europei bruciare denaro nel barile senza fondo dell’Ucraina”.

Peskov ha parlato in risposta alle domande di un giornalista del Financial Times in merito alle prospettive del finanziamento dell’Ue all’Ucraina. Tali finanziamenti, come quelli degli Usa, non possono certo durare in eterno.

In un simile quadro, la Commissione Europea mantiene la rotta e torna ad invitare gli Stati membri ad accelerare sui colloqui di adesione relativi all’Ucraina. Spetta proprio a questi ultimi prendere una decisione al riguardo: a ribadirlo è la portavoce Ana Pisonero.

Rimaniamo fedeli alla nostra proposta e alla nostra raccomandazione, non pensiamo che sia infondata, anzi, penso che l’Ucraina abbia fatto un lavoro impressionante in termini di velocità e di contenuto, come è stato sottolineato dal presidente in numerose occasioni. Ovviamente ora spetterà agli Stati membri prendere una decisione sulla base del nostro pacchetto di allargamento.

Orban: “Proposta Commissione infondata e mal preparata”

Ciononostante, c’è ancora da fare i conti con le resistenze dell’Ungheria e in particolare di Viktor Orban. Il premier ha commentato la proposta della Commissione Europea sull’adesione dell’Ucraina all’Ue, da lui considerata “chiaramente infondata e mal preparata”.

A detta del leader ungherese, “non c’è posto per questo” tema “nell’agenda del Consiglio europeo di dicembre”.

La Commissione ha proposto di avviare i negoziati sull’adesione dell’Ucraina all’Ue, ma ciò non coincide con gli interessi di molti Stati membri, di certo non con quelli dell’Ungheria.

Secondo il primo ministro, dunque, l’adesione del Paese invaso non dovrebbe finire sul tavolo del prossimo vertice dei leader europei, in programma il 14 e 15 dicembre.

La Commissione dovrebbe capire che è sua responsabilità il fatto che la riunione sia stata preparata male, ritirare la proposta, prepararla in modo adeguato e tornare quando sarà stato raggiunto un accordo.