Si chiama ID, Identità e Democrazia, e rischia di far saltare il banco. In Europa, certo, ma soprattutto in Italia. Perché sono vere e proprie crepe quelle che dallo scorso fine settimana si intravedono nella maggioranza. Si parla di elezioni europee, si parla di alleanze e la Lega, in proposito, ha già scelto a occhi chiusi e da un pezzo, correndo appunto con la destra sovranista di ID. Forza Italia, che rivendica l’appartenenza al Partito polare europeo, ha già detto “No, grazie” a un possibile cammino comune. Fratelli d’Italia, che corrono con Conservatori e riformisti, buttano lì un “Vedremo” che significa tutto e non significa nulla.

Maggioranza sempre più spaccata nel gioco delle alleanze alle Europee

Nessuna lezione – tuona Marzo Zanni, europarlamentare della Lega ma anche presidente del gruppo ID – né dalle sinistreda chi per anni è stato con loro a braccetto, condividendo ogni provvedimento contro l’Italia. Noi non possiamo stare a Bruxelles con una sinistra che ha sempre voluto frontiere spalancate e approvato nuove tasse sulle auto e sulla casa, follie estremiste e ideologiche a danno di imprese, lavoratori e famiglie. Noi vogliamo guidare l’Europa, non subirla.

Il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Paolo Barelli, parte dalla definizione di “abusivi” cara alla Lega quando c’è da giudicare l’attuale Commissione.

Sono slogan – dice nella prima delle due videointerviste raccolte dall’inviato di Tag24 Michele Lilla – Non so a cosa si riferisca Salvini, ma il nostro governo ha diramazioni importanti nell’Ue e Forza Italia rappresenta una parte importante del Ppe.

Barelli: “Bisogna vedere chi è a sbagliare alleati”

Barelli è ancor più netto quando si tocca il tema caldo delle alleanze, ampiamente dibattuto dal segretario del partito Tajani.

Le nostre sono sbagliate? Bisogna vedere chi è davvero a sbagliarle. La campagna elettorale è già cominciata e potremo rivedere le nostre posizioni se anche altri lo faranno. Forza Italia è da sempre europeista, convinta che l’Europa debba essere quella della coesione e non della burocrazia, ma le cose si cambiano dall’interno. Anche ieri (all’evento organizzato dalla Lega a Firenze, ndr) ho sentito diversi esponenti stranieri parlare di un organismo inutile. Hanno dato indicazioni negative e, stando così le cose, siamo su due strade diverse.

Malan: “Apertura verso ID? Vedremo dai risultati”

Sta sbagliando compagni di percorso anche Fratelli d’Italia? Il capogruppo al Senato, Lucio Malan, parla anzitutto di scelte condivise e compattezza. Ma anche di una precisa suddivisione:

A livello nazionale, non abbiamo problemi con la Lega. Collaboriamo anzi benissimo, e non per la prima volta, bensì dal 1994. A livello europeo, noi lavoriamo affinché Conservatori e Riformisti pesino di più, per cambiare l’Unione. Saranno gli elettori ad attribuire pesi diversi.

Sull’ipotesi di allargamento a Identità e Democrazia:

Bisogna prima vedere le elezioni e cosa succederà all’interno di ogni famiglia europea.