Con l’aumento dei casi di polmonite batterica, sia in Cina che in Europa, si sta parlando molto degli agenti patogeni responsabili di questa patologia: i micoplasmi. In particolare il Mycoplasma pneumoniae che sta colpendo molti bambini, costringendone alcuni al ricovero in ospedale. Questo tipo di batteri è in realtà molto comune e può provocare vari tipi di infezioni, non solo alle vie respiratorie. Vediamo quali sono le malattie che può causare, con quali sintomi si manifestano e come vengono curate.

Cosa sono i Micoplasmi

I Micoplasmi sono batteri con vita autonoma e privi di pareti cellulari. Possono avere differenti morfologie, ad esempio essere sferici o filamentosi. Negli uomini sono spesso alla base di infezioni comuni, trasmesse per via respiratoria o da contatto sessuale. Nei neonati possono essere presenti a causa della trasmissione che avviene durante il parto.

Successivamente una proliferazione anomala può comportare problemi e conseguenze con il rischio di comparsa di malattie sistemiche. Ad essere più soggetti a complicazioni infatti sono soprattutto i bambini in età inferiore ad sei anni e i pazienti con sistema immunitario debole o compromesso per presenza di altre patologie.

Quali infezioni provocano

I Micoplasmi possono causare malattie diverse. In particolare tra i più comuni ci sono i batteri Mycoplasma genitalium e Ureaplasma urealythicum, che sono trasmessi per via sessuale e provocano, sia negli uomini che nelle donne, fastidi intimi, pruriti, infiammazioni ed infezioni fino alla comparsa di conseguenze più importanti come l’uretrite, la malattia infiammatoria pelvica e la prostatite. Le infezioni di tipo respiratorio invece, sono frequenti ma presentano, soprattutto negli adulti, sintomi molto lievi, che in genere vengono associati a quelli di un comune raffreddore.

La forma più acuta è rappresentata dalla polmonite batterica. Quella che sta provocando probabilmente l’epidemia di contagi nei neonati e bambini sotto i tre anni. Attualmente questi agenti patogeni sono sotto osservazione proprio per il sospetto che alla base di un gran numero dei ricoveri, in Cina e in Francia ma anche in Italia, ci possa essere il batterio Mycoplasma pneumoniae.

Sintomi della polmonite da Mycoplasma Pneumoniae

Alla luce delle ultime notizie che segnalano l’aumento dei contagi da polmonite batterica in Italia, l’Istituto Superiore della Sanità è intervenuto pubblicamente per chiarire che il batterio Mycoplasma pneumoniae è comune tra i bambini, e sebbene ci sia effettivamente un aumento dei casi con ospedalizzazioni, i rischi sono comunque contenuti.

Perchè una volta individuato l’agente patogeno si può associare una terapia corretta per una completa guarigione. L’infezione però potrebbe inizialmente anche non dare origine a sintomi importanti o restare nell’ambito di quelli comunemente associati ad un raffreddore.

Nei bambini più piccoli quindi è bene monitorare ogni cambiamento e comparsa di nuovi segni, così come un aggravamento che potrebbe causare complicazioni all’apparato respiratorio. Pertanto l’avvertimento è quello di osservare attentamente i bambini in caso di naso chiuso che cola, febbre, mal di gola, tosse o mancanza di respiro.

Le terapie disponibili e il problema dell’antibiotico resistenza

I Micoplasmi non sono facilmente identificabili con i comuni test per rilevare le infezioni batteriche. Per evidenziare un contagio infatti occorre effettuare un esame colturale per rilevarne la crescita o con ricerca di materiale genetico associato all’agente patogeno.

Ci sono differenti cure efficaci per combattere questo batterio. Le principali terapie vengono effettuate con antibiotici mirati. Alcuni di questi farmaci sono in grado di arrestare la proliferazione batterica in modo molto efficace, agendo quindi in modo preventivo per evitare il rischio di complicazioni. Il problema più attuale però è rappresentato dall’antibiotico resistenza

Un fenomeno preoccupante che ormai da tempo sta causando la comparsa di super batteri, ed agenti patogeni sempre meno sensibili ai comuni medicinali. In particolare per i casi di polmonite batterica nei bambini, si sta verificando una resistenza dei micoplasmi all’azitromicina, il farmaco che più comunemente si utilizza per combattere la malattia nei pazienti più piccoli. Per questo sono in corso nuovi studi per aumentare la risposta alla terapia.