Le famiglie italiane sono alle prese con il pagamento della tredicesima mensilità a colf e badanti (e, in generale, a tutti i lavoratori domestici, comprese le baby sitter): ecco come si calcola la mensilità aggiuntiva che va pagata a dicembre. È bene sottolineare che per il diritto dei lavoratori domestici a ricevere la tredicesima mensilità non fa differenza l’entità della propria prestazione, giornaliera o settimanale. Colf e badanti hanno pertanto diritto a ricevere, con la retribuzione di dicembre, la cosiddetta “gratifica natalizia” che, in generale, ha un importo pari a una mensilità all’anno.
Di norma, tale mensilità va rapportata lavoro svolto durante l’anno. Ciò determina, pertanto, un differente importo spettante in rapporto all’effettivo servizio prestato. Il calcolo della tredicesima, nel caso dei lavoratori domestici, può avvenire contando le settimane o le ore.
Tredicesima a colf e badanti 2023, ecco come si calcola
Anche per le colf e le badanti è in arrivo la tredicesima mensilità da pagarsi, da parte delle famiglie datrici di lavoro, entro il mese di dicembre 2023. Prescindendo dall’entità della prestazione dei collaboratori domestici (giornaliera o settimana), a chi svolge lavoro per una famiglia deve essere corrisposta la mensilità aggiuntiva, chiamata “gratifica natalizia”.
In linea generale, l’importo è pari a una mensilità ma, è ovvio, l’entità della mensilità va calcolata tenendo conto dell’effettivo lavoro svolto durante l’anno. In primis, nel calcolo della tredicesima è importante suddividere le ipotesi di retribuzione del collaboratore domestico a ore oppure a settimana.
Tredicesima colf badanti, come avviene il calcolo per settimana?
In quest’ultimo caso, è cioè di pagamento per ogni settimana di lavoro del collaboratore domestico, l’importo della tredicesima si determina rapportando la retribuzione al valore annuale. Si procede, pertanto, a moltiplicare la retribuzione a settimana per il numero di settimane in un anno, ovvero per 52.
Effettuata la moltiplicazione, si procede con il dividere per 12 il risultato. Ovvero si ottiene il valore di ogni mese. Ad esempio, se la paga settimanale di un colf o di una badante è di 200 euro, la tredicesima si calcola moltiplicando questa retribuzione per 52 settimane e dividendo il risultato (10.400 euro) per 12 mesi. L’importo della tredicesima mensilità è pari a 867 euro.
Lavoratori domestici, calcolo gratifica natalizia a ore
Differente è il metodo di calcolo della tredicesima mensilità di colf e badanti nel caso in cui la normale retribuzione sia pagata a ore. Per determinare l’importo della “gratifica natalizia” occorre moltiplicare la paga oraria per il numero delle ore di prestazione svolto settimanalmente. Il risultato, poi, si moltiplica per 52 (che sono le settimane in un anno) e, infine, si procede con la divisione per 12 per avere un valore mensile.
Pertanto, si supponga che la paga di una badante sia di 7 euro all’ora e che il numero delle ore lavorate in una settimana siano 20, ovvero quattro ore al giorno dal lunedì al venerdì. Si procede con la moltiplicazione della paga oraria per le ore settimanali, dunque 7 euro per 20 ore settimanali che fanno 140 euro; il risultato si moltiplica per le 52 settimane di un anno e il risultato (pari a 7280 euro) si divide per 12 per avere un valore mensile. Il risultato finale, pari a 607 euro, costituisce l’importo della tredicesima mensilità da pagare al lavoratore domestico.
Cosa succede se il lavoratore non ha prestato servizio per l’anno intero?
Il calcolo di cui sopra va bene per il lavoratore domestico che abbia lavorato per tutto l’anno 2023. Diversamente, cioè se la famiglia ha assunto il lavoratore domestico nel corso dell’anno, oppure il lavoratore si sia assentato per motivazioni personali, bisogna procedere con la proporzione dell’importo della tredicesima spettante, in rapporto all’effettivo servizio svolto. Lo famiglia deve fare lo stesso calcolo anche nel caso di licenziamento del lavoratore domestico durante l’anno.
La proporzione si effettua considerando tutti i mesi effettivi di lavoro (ad esempio, sette dodicesimi se il lavoratore ha svolto sette mesi di servizio effettivo) e considerando che una mensilità è piena se si superano i 15 giorni di lavoro. Ad esempio, se la famiglia ha assunto la badante a settembre, la tredicesima si considera per tre dodicesimi (3/12).