Le Next Gen Finals hanno conosciuto un nuovo campione. Si tratta di Hamad Medjedovic, giovane tennista classe 2003. Il serbo ha avuto la meglio sul favorito Fils, dopo una battaglia decisa al quinto set. 3-4(6), 4-1, 4-2, 3-4(9), 4-1 il risultato finale, che ha incoronato Medjedovic campione per la prima volta nel torneo. Il giovane sembra aver chiuso un cerchio, a conclusione di una stagione iniziata con la vittoria di Djokovic – suo connazionale – in finale Australian Open contro Tsitsipas. Ma i segnali inerenti al suo potenziale erano già arrivati a partire dal 2021, quando raggiunse il suo best ranking a livello junior, al 9° posto della classifica. I suoi migliori risultati, oltre ai tre titoli junior tra cui il J1 di Berlino, sono stati gli ottavi di finale in singolare e i quarti nel doppio del Roland Garros 2020. Quell’anno vinsero l’italiano Cobolli e lo svizzero Stricker.

Il rapporto Medjedovic-Djokovic

Nella carriera di Hamad Medjedovic il numero 1 del mondo ha avuto un ruolo decisamente importante. Tutto ebbe inizio quando il ragazzo era solo un bambino.

È stata una sorpresa, era il mio nono o decimo compleanno. Ricordo che mi stavo allenando, e mio padre mi disse: ‘Vieni, dobbiamo andare in un posto’. Siamo usciti insieme al mio coach, poi ho capito che stavamo andando al suo circolo. Fino all’ultimo non potevo credere che l’avrei incontrato. Ricordo che lo stavamo aspettando e dal nulla si è palesato. Quando l’ho visto, ero abbastanza scioccato.

Ha raccontato Medjedovic. E da quel momento Novak lo prese sotto la sua custodia, fornendogli ogni tipo di aiuto gli fosse possibile. Lo ha infatti aiutato a livello economico e gli ha spesso e volentieri fornito l’attrezzatura da gioco. Senza contare il fatto che gli ha permesso di allenarsi con costanza nel suo circolo sportivo, il Novak Tennis Center. Un aiuto enorme per un giovane che si apprestava ad affacciarsi sul panorama tennistico.

Un rapporto che poi anche papà Medjedovic ha spiegato nei dettagli:

Quando ho parlato con Novak mi ha detto: ‘Non lo faccio per soldi, ho altri modi per guadagnare. Che persona sarei se non facessi del mio meglio con i ragazzi che se lo meritano? Domani, quando Hamad avrà successo, farai come me con chi ne avrà bisogno’. Ci rendiamo conto? Il migliore al mondo chiamava mio figlio per allenarsi con lui, come se Messi e Ronaldo mi chiamassero per fare una partita. Grazie a Dio esistono ancora persone come Novak Djokovic, per cui i soldi non sono tutto. Ha anche trovato il tempo di mandargli un messaggio quando ha vinto il suo primo Challenger, mentre era impegnato a WImbledon.

Intanto Medjedovic ha continuato a macinare tennis, facendo il suo esordio a livello ATP nel torneo 250 di Belgrado. Dopo tre titoli Challenger è riuscito anche ad arrivare in semifinale nell’ATP 250 di Gstaad e di Astana. Una crescita esponenziale per il giovane, che ora punta a entrare nella top 100 della classifica Mondiale per giocarsi le sue chances negli Slam. Al momento occupa il 110° posto e dovrà passare dalle qualificazioni per entrare nel main draw. Il futuro è tutto dalla sua parte.