Visita a Belgrado, oggi, domenica 3 dicembre, per la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Ospite del Presidente della Repubblica serba, Aleksandar Vucic, la premier ha parlato di forti legami tra i due Paesi che passano – non foss’altro – per rapporti commerciali sempre più stretti.
La premier Meloni ospite in Serbia: “Roma e Belgrado legate. Qui tante imprese italiane”
Considero questa visita importante – le parole di Meloni nel corso della conferenza stampa congiunta con Vucic – Italia e Serbia hanno moltiplicato le loro iniziative bilaterali. Sicuramente il valore del nostro interscambio può crescere e crescerà. C’è già molta Italia in Serbia, con aziende italiane che contribuiscono all’occupazione, ma si può fare di più.
In territorio serbo non operano però soltanto imprese italiane.
Belgrado è la prima città al mondo nella quale hanno aperto degli uffici aziende italiane di estrema importanza, partecipate dallo Stato, Cassa Depositi e Presiti e diverse altre. Tutto ciò racconta dell’attenzione che c’è da parte del mondo imprenditoriale italiano a investire in questa nazione anche sulla base del lavoro che il governo di Vucic ha portato avanti.
“Ringraziamo la Serbia per l’appoggio al contrasto dell’immigrazione irregolare”
Cooperazione anche per il contrasto all’immigrazione irregolare.
La rotta balcanica – ha confermato la premier – è un obiettivo che Roma e Belgrado condividono. Vorrei ringraziare la Serbia per gli sforzi che sta dimostrando in questa direzione. Noi siamo convinti che le nostre energie debbano spostarsi sulla dimensione esterna del problema, per affrontarlo prima che arrivi in Europa. È per noi l’elemento centrale di contrasto ai flussi illegali.
Dal 1° marzo 2012, la Serbia è tra le candidate per l’adesione all’Unione europea (argomento di cui parla in un editoriale Paolo Alli). Un passo importante, sottolinea Meloni, che l’Italia sostiene e consente di affrontare diversamente la questione Kosovo. Solo un anno fa si registravano tensioni al confine.
L’unificazione europea dei Balcani Occidentali – dice la premier – è una strada che dobbiamo continuare a percorrere, anche perché è fondamentale per garantire a questa regione, e di conseguenza all’Europa intera, maggiore sicurezza e più crescita economica. Belgrado sta già dando il proprio contributo e sono certa che continuerà ad avere un approccio costruttivo nel dialogo facilitato dall’Unione con il Kosovo. L’Italia è convinta sostenitrice di questo processo. Crediamo che si debba lavorare per dare piena e pronta attuazione agli impegni assunti dalle parti con gli accordi che sono stati raggiunti.
Infine, al centro del bilaterale, le guerre in Ucraina e in Medio Oriente.
Abbiamo parlato della guerra di aggressione russa all’Ucraina. Conoscete la posizione italiana. Continuiamo a sostenere a 360 gradi l’Ucraina per garantire la sua libertà e sovranità. Sulla crisi in Medio Oriente, si deve lavorare per impedire un’escalation del conflitto che potrebbe portare a conseguenze per noi inimmaginabili. L’Italia è molto impegnata sul fronte umanitario. Abbiamo già inviato una nostra nave, la Vulcano, sulla quale è allestito anche un ospedale da campo. Stiamo cercando di dare il nostro contributo sul piano umanitario ai civili di Gaza.