Una vicenda assurda ha scosso la città di Pomigliano D’Arco, nel Napoletano: un uomo di 60 anni già noto alle forze dell’ordine è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio aggravato dai futili motivi: l’uomo ha tentato di strangolare il fratello e poi di ucciderlo a coltellate . L’incidente ha avuto luogo durante una lite domestica nella cittadina campana.

Cerca di strangolare il fratello, poi lo accoltella: arrestato 60enne a Pomigliano

Durante una discussione i cui motivi sono ancora avvolti nel mistero, il 60enne avrebbe tentato di strangolare il fratello convivente di 53 anni, per poi passare all’aggressione fisica utilizzando un coltello, infliggendo colpi all’addome e al braccio della vittima.

La situazione è precipitata al punto che la vittima è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso di Nola in codice rosso. Fortunatamente, le sue condizioni non sono apparse gravi e ha scelto di lasciare volontariamente l’ospedale, non essendo in pericolo di vita.

Le forze dell’ordine, intervenute prontamente, hanno raccolto la testimonianza della vittima e analizzato il sistema di videosorveglianza installato nella zona. Grazie a queste indagini, sono riusciti a rintracciare e arrestare il 60enne responsabile dell’aggressione. Attualmente, l’uomo si trova in carcere in attesa dell’udienza di convalida.

Secondo accoltellamento a Napoli

Un altro caso di accoltellamento è avvenuto poco fa nel Napoletano. La giovane vittima, Francesco Piro, è stata accoltellata durante una lite con coetanei e trasportata d’urgenza all’ospedale Vecchio Pellegrini. Sebbene sembrasse essere fuori pericolo, una coltellata ha sfiorato il fegato, richiedendo un’osservazione attenta.

Il deputato Borrelli, impegnato nella lotta contro la violenza giovanile, insieme alla madre della vittima, ha dichiarato: “Consegnatevi! Noi non ci fermeremo finché giustizia non sarà fatta.” Le indagini sono in corso, focalizzandosi su una lite scaturita per futili motivi, forse legati a gelosia. Gli aggressori, presumibilmente quattro coetanei, sono ancora ricercati. La polizia e i carabinieri di Napoli Chiaia sono al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dell’aggressione.