Un infermiere dell’ospedale di Padova è stato arrestato per aver inflitto violenza sessuale a una tirocinante di vent’anni, durante il turno di notte tra venerdì e sabato. L’uomo, rimasto da solo con la donna, l’ha prima aggredita verbalmente, poi fisicamente. La giovane studentessa è riuscita a divincolarsi dalla presa dell’uomo e a rifugiarsi in una stanza di servizio. Una volta al sicuro, la 20enne, sotto choc, ha chiamato il padre che a sua volta ha dato l’allarme al 112.

Padova, violenza su una tirocinante in reparto: arrestato infermiere

I fatti sono avvenuti attorno alle 4 di notte, nel complesso ospedaliero di via Giustiniani, la sede centrale dell’Azienda Ospedale-Università di Padova. L’infermiere, dopo essersi slacciato i pantaloni, si sarebbe avvicinato alla ragazza e avrebbe cercato con forza di avvicinare il volto di lei ai propri organi genitali. La ragazza sarebbe stata palpeggiata e spinta a terra dall’uomo, che ha tentato di costringerla a un rapporto sessuale.

I Carabinieri del Nucleo radiomobile dell’Arma padovana, una volta giunti sul posto, hanno fermato l’uomo e raccolte le testimonianze. Il Pm di turno, informato dei fatti, ha disposto l’arresto dell’uomo, che al momento si trova nella casa circondariale Due Palazzi. Entro lunedì, il magistrato dovrà chiedere all’ufficio gip la convalida del provvedimento restrittivo.

I carabinieri sono ora al lavoro per ricostruire nei dettagli quanto accaduto. Oltre alla vittima, verranno interrogate anche le altre persone presenti in reparto al momento delle molestie, anche se per il momento non sembrano esserci testimoni oculari dell’atto di violenza. Si indagherà anche su eventuali episodi precedenti e comportamenti simili da parte dell’infermiere.

Provvedimenti disciplinari nei confronti dell’infermiere

La direzione generale dell’Azienda ospedaliera ha annunciato che sono già stati addottati provvedimenti disciplinari nei confronti dell’infermiere che da tempo lavora nel reparto di Chirurgia generale 1, diretto dal professor Michele Valmasoni. Luigi Spada, delegato Uil in Azienda ospedaliera, ha affermato che “un’aggressione del genere, se confermata, va condannata nella maniera più netta“.

Massimo Zanetti, segretario confederale della Uil di Padova, ha commentato con sconforto quanto successo, segnalando la sistematicità del problema:

L’episodio conferma come ci sia un problema culturale gigantesco in questo Paese. E svela la concezione vergognosa che molti uomini hanno delle donne, intese come oggetto di cui appropriarsi tanto più se indifese o, comunque, mentre esercitano la loro professione . Immaginare poi che ciò sia avvenuto all’interno di una struttura deputata alla cura dei malati, grida dolore e rabbia. Confido che, una volta accertati i fatti, sia fatta giustizia secondo quanto previsto dal codice penale con l’immediato licenziamento del lavoratore.