Si celebra oggi, domenica 3 dicembre 2023, la Giornata internazionale delle persone con disabilità. Il principale obiettivo della ricorrenza è quello di aumentare la consapevolezza verso tutti i problemi e tutti gli ostacoli a cui queste persone devono far fronte ogni giorni. Scopriamo qualche curiosità in più su questa Giornata e qual è il tema di quest’anno.

Giornata internazionale delle persone con disabilità: che cos’è e perché si celebra

La Giornata internazionale delle persone con disabilità diventa ogni anno sempre più importante. È stata istituita nel 1981 dalle Nazioni Unite e da allora si celebra con cadenza annuale in Italia e nel resto del mondo. La ricorrenza mira non solo ad aumentare la consapevolezza, ma anche a fare in modo di garantire i diritti e il benessere delle persone con disabilità.

Dal 2017 presso la sede europea delle Nazioni Unite sventola l’ormai famosa bandiera della disabilità proprio in questa Giornata. Il lavoro, specialmente negli ultimi tempi, si è intensificato e ha portato a miglioramenti di un certo livello. Certo, i passi da fare in questo campo sono ancora tantissimi.

Celebrare proprio questa Giornata può essere sicuramente un modo per informare e sensibilizzare la popolazione internazionale su questa tematica così importante. Non dimentichiamo inoltre che ci sono una serie di obiettivi da raggiungere entro il 2023, secondo quanto previsto dall’Agenda per lo sviluppo sostenibile.

La storia e le tappe principali

Per capire bene la storia della Giornata mondiale delle persone con disabilità dobbiamo fare un salto indietro nel tempo. Era il 1976 quando l’Assemblea generale delle Nazioni Unite proclamò il 1981 “Anno internazionale delle persone disabili”. L’Assemblea diede come regola ai vari Stati quella di definire un piano di azione focalizzato sull’offrire pari opportunità a tutte le persone, in modo tale da mettere sul medesimo piano i soggetti con disabilità e i soggetti senza disabilità.

Diversi Paesi iniziarono subito a darsi da fare. Le parole chiavi erano “partecipazione” e “uguaglianza”. All’epoca si voleva garantire la piena partecipazione alla vita sociale e allo sviluppo alle persone con disabilità. Per dare tempo ai governi e alle organizzazioni di raggiungere tali obiettivi, le Nazioni Unite avevano proclamato il decennio 1983-1992 come quello “delle persone disabili”.

Gli anni sono passati e alcuni passi avanti sono stati fatti. Il problema però è che ancora oggi gli ostacoli e i problemi per queste persone sono davvero tantissime. Uno tra i molti è, ad esempio, il tasso ancora troppo alto di barriere architettoniche presenti in città (anche italiane) che si vantano di essere all’avanguardia e al passo coi tempi.

Giornata internazionale disabilità: tema 2023

Ogni anno, in occasione della Giornata, le Nazioni Unite proclamano un tema. Nel 2022 era stato “Soluzioni trasformative per uno sviluppo inclusivo: il ruolo dell’innovazione nell’alimentare un mondo accessibile ed equo”. Oggi è “Uniti in azione per salvare e raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile per, con e da parte delle persone con disabilità”.

Nell’Agenda 2030, tra i 17 scopi che le Nazioni partecipanti vogliono raggiungere, c’è anche quello di rendere il mondo un posto migliore e più giusto per tutti. Per realizzare tale obiettivo è importante che siano le stesse persone con disabilità ad avere, più di tutti, voce in capitolo.

Oggi, domenica 3 dicembre 2023, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha rilasciato importanti dichiarazioni per questa Giornata internazionale. Ha riferito che ci sono ancora troppi pregiudizi, taboo e comportamenti scorretti che portano all’esclusione sociale, lavorativa ed altro ancora delle persone con disabilità.

Ha affermato che a soffrirne non sono solo loro, ma anche i loro cari. Insieme infatti devono fare i conti con diverse “carenze assistenziali e sociali” che non vanno bene e che devono assolutamente essere colmate, secondo quanto riferito da Mattarella. Serve, insomma, un cambio di rotta.

I dati di oggi

Secondo l’Oms sono oltre 1,3 miliardi le persone disabili nel mondo, il dato, che corrisponde al 16% della popolazione. L’Organizzazione oggi, in occasione della Giornata, ha scritto una nota:

Molte persone con disabilità muoiono prima, hanno un rischio maggiore di sviluppare una serie di condizioni di salute e subiscono maggiori limitazioni nelle funzioni quotidiane rispetto al resto della popolazione,. Chiamiamo questi risultati sanitari peggiori “disuguaglianze sanitarie” perché sono in gran parte evitabili e sono determinati da fattori ingiusti all’interno e al di fuori del settore sanitario. Questi fattori includono, ad esempio, la discriminazione nelle nostre società, le politiche inique, i determinanti della salute, la mancanza di accesso o di qualità delle cure e gli atteggiamenti negativi degli operatori sanitari, solo per citarne alcuni.