Stava percorrendo il Passo Giau quando è stato investito da una valanga. Uno scialpinista di 66 anni è morto questo pomeriggio sul valico poco sopra Cortina d’Ampezzo, in provincia di Belluno. L’uomo è rimasto sepolto sotto la neve e per lui non c’è stato nulla da fare. Il suo compagno d’escursione ha lanciato l’allarme e, in attesa dell’arrivo dei sanitari, ha cercato di prestargli soccorso. L’impatto e la successiva caduta sono però risultati fatali.

Belluno, scialpinista muore sul Passo Giau: la ricostruzione dell’incidente

La coppia di scialpinisti stava ripercorrendo la strada dell’andata ma è stata centrata in pieno dalla valanga. Il superstite ha perso gli sci ma è comunque riuscito a mantenere l’equilibrio. L’amico 66enne, invece, non ha avuto la stessa prontezza ed è caduto. Sul posto sono intervenute le squadre del Soccorso alpino di Cortina, San Vito e Livinallong che, dopo aver estratto il corpo, hanno tentato di rianimarlo. Tuttavia i tentativi si sono rivelati inefficaci e gli operatori sono stati costretti a constatare la morte dell’uomo.

La tragedia di Monte Albano

Continua a salire il numero di alpinisti morti in Italia. Poco più di un mese fa un 50enne ha perso la vita dopo essere precipitato da circa 500 metri d’altezza. L’incidente è avvenuto lungo la ferrata Marangoni di Monte Albano, nel territorio di Mori (Trento). Secondo le ricostruzioni la vittima, impegnata in uno dei percorsi più difficili della zona, non era attaccata alle corde fisse. Un altro episodio simile era avvenuto nel mese di agosto a Morbegno.