Da gennaio, si sono registrate circa 6000 cancellazioni dall’albo nazionale degli infermieri: in Italia scatta l’allarme infermieri. Il numero, divulgato dalla Federazione nazionale ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi), comprende chi ha scelto di andare all’estero, le attività cessate e le rinunce, escludendo le cancellazioni per decesso o pensionamento. Leggendo i dati forniti da Fnopi bisogna fare particolare attenzioni a Lombardia (1006 cancellazioni) e Piemonte (432), nelle quali si registra anche il numero più elevato di fughe all’estero e di trasfrontalieri con la Svizzera e la Germania.

Allarme infermieri: in un anno 6000 cancellazioni dall’albo

Oltre alle cancellazioni dall’albo, sono altrettanto preoccupanti le prospettive di pensionamento. Guardando le stime calcolate in base al modello per il calcolo del fabbisogno formativo fornito dal ministero della Salute, entro il 2033 ci saranno 127mila pensionamenti tra gli infermieri. Il problema principale è dovuto al fatto che tali pensionamenti non saranno compensati da nuovi ingressi. Infatti, la media dei laureati in infermieristica all’anno dagli inizi degli anni 2000 a oggi è pari a 11.075. Rapportando così il numero medio dei laureati con il medio dei pensionamenti si ottiene una carenza indicativa di 18.200 infermieri nei prossimi dieci anni. 

A ciò si aggiunga anche che ogni anno, negli ultimi quattro anni, tra 3000 e 3500 infermieri si sono trasferiti all’estero per lavoro. Tra questi rientrano anche i frontalieri, prevalentemente in Svizzera, lavorando all’estero e vivendo in Italia. Secondo Nursind, sindacato degli infermieri, negli ultimi anni in Piemonte sono fuggiti all’estero in 4mila, mentre in Lombardia in 7mila. Francesco Coppolella del Nursind Piemonte, commenta tali dati con le seguenti parole:

Nella nostra Regione è forte il richiamo verso altri Paesi, spinti da condizioni di lavoro migliori e paghe più attraenti, scelta che molti hanno già fatto.

Nursing Up: “Mancano 220mila infermieri in Italia”

In Italia mancano fino a 220mila infermieri: queste le cifre fornite da Nursing Up, sindacato degli infermieri che aderisce allo sciopero del 5 dicembre insieme ad Anaao-Assomed e Cimo-Fesmed. Nursing Up aggiunge anche che 40mila infermieri servono solo per garantire il Pnrr. I dati raccolti da Fnopi, secondo cui al momento mancano 65mila infermieri, sono stati così commentati da Antonio De Palma, presidente di Nursing Up:

Ma a noi non risulta così, questo tipo di ragionamento è sbagliato, loro calcolano genericamente 3 infermieri per ogni medico. Se consideriamo che il servizio sanitario è un paziente in barella, con 65mila infermieri inizia a muovere le gambe. Ma per farlo scendere e camminare ne servono 175mila. Il dato lo calcoliamo in base alla media dei paesi europei. Se poi ci riferiamo ai Paesi che aderiscono all’Ue, e secondo noi è quello che occorrerebbe fare, ne mancano addirittura 220mila.