Vittorio Sgarbi, dopo aver parlato di Fedez e di quanto accaduto nella semifinale di X-Factor, a TAG24 si sofferma anche sull’umiliazione subita da Roma nella votazione per l’Expo 2030. Il sottosegretario del Mic sottolinea anche come nella vittoria di Milano fu fondamentale l’impegno suo e della Moratti, che girarono tutto il mondo per portare a casa il risultato. Il professore poi ha anche spiegato che per il Giubileo non potranno essere fatti errori.
Vittorio Sgarbi, l’attacco a Gualtieri sul fallimento di Roma Expo 2030
Vittorio Sgarbi a TAG24 è molto duro sull’umiliazione di Roma e commenta con ironia i 175 viaggi del sindaco Gualtieri: ”È evidente la sua incapacità per lo e la Moratti siamo andati in tutto il mondo a raccogliere voti per Milano e abbiamo vinto. Non c’è dubbio che Roma sia, come io dico da molto tempo, dopo le amministrazioni Veltroni e Rutelli, di gran lunga più indietro di Milano, e lo dimostra questa situazione. Cioè Milano è una città molto meno importante, ma molto più avanti. Questa sconfitta è l’indice della rappresentazione evidente dell’Inferiorità di Roma. Questa è legata a questi tempi con amministratori tendenzialmente incapaci, perché è evidente che il nome Roma evoca per tutti una grandezza che non può essere cancellata”.
Lo storico dell’arte poi demolisce la città araba: “Riad non revoca niente, la sua vittoria è solo politica. I turisti vengono a Roma, non a Riad. È stato un errore del comitato scegliere Riad perché nessuno andrà, se non gli arabi stessi, a vedere l’Expo lì. È una vittoria sulla carta, ma nella realtà Roma è invincibile, chiunque la amministri, perché Roma, anche se fosse senza sindaco è un luogo in cui si va per vedere la bellezza. Non ho mai sentito una persona dirmi vado a Riad né mai lo sentirò. È una vittoria del vil denaro sulla bellezza”.
Quando gli chiediamo invece di come sia ridotta Roma, non ultime le luminarie discutibili accese a Via Condotti il professor Vittorio Sgarbi è risoluto: “È evidente che Gualtieri stia facendo un concorso per chi fa il peggiore sindaco tra lui e la Raggi. Siamo centro di una gara e lui sta riuscendo nell’impresa di far rimpiangere la Raggi”, però rassicura sul Giubileo 2025: “Non possiamo fallire, intanto per il Giubileo la protagonista è la Chiesa e quindi non è più Roma. Il Giubileo è una idea spirituale e non legata al denaro in cui la protagonista è la bellezza dello spirito. Il Presidente del Giubileo monsignor Fisichella ha affidato a me una grande mostra sull’arte e il tempo, realizzeremo la più bella mai fatta”.
Sgarbi torna anche a parlare della questione relativa al Colosseo: “Io ho detto che non sono Sangiuliano, ma sulla questione dei biglietti siamo davanti a una questione penale. Non si può risolvere sul piano meramente amministrativo. La magistratura indaghi su dove vanno questi biglietti che sono fuori dalle regole, quindi mi pare che l’evidenza del reato imponga un’inchiesta giudiziaria”.
Sgarbi su Calvino e Michelangelo
Vittorio Sgarbi poi commenta la possibilità di andare in televisione a parlare di Calvino per celebrarlo: “È stata fatta una proposta che riguardava me e Benigni molto interessante, Il problema è la capacità di usare la televisione e l’efficacia che avrebbe un eventuale racconto di Calvino per il pubblico. Lui è lo scrittore più enciclopedico del novecento che permetterebbe anche di guardare tutta l’arte del novecento, io ho scritto 40 anni fa un libro su Domenico Nioli proprio con un’introduzione di Calvino”.
Sgarbi da poi appuntamento a Più Libri più Liberi per presentare il suo ultimo libro in cui affronta Michelangelo dopo quello dedicato a Leonardo e Raffaello: “Michelangelo è il più grande di tutti, lui parla direttamente con Dio a differenza di Raffaello che rappresenta la grandezza con la chiesa. Lui non indica l’epoca del rinascimento ma la grandezza di Dio. Io uso questo libro e questo artista per dialoga direttamente con Dio”.