È in programma un importante sciopero dei musei civici a Milano 3 dicembre 2023. I lavoratori e le lavoratrici del settore possono decidere se incrociare le braccia o meno per l’intera giornata di domenica. A indire questa protesta sono stati i membri del sindacato di base Usb, i quali chiedono l’applicazione del contratto Federculture. Ma andiamo più nello specifico e vediamo che cosa può succedere e quali sono le strutture potenzialmente coinvolte.

Sciopero musei Milano 3 dicembre: cosa succede domenica?

Lo sciopero dei musei a Milano del 3 dicembre è stato proclamato, nei giorni scorsi, dalla sigla sindacale Usb. La motivazione dietro a tale movimentazione è presto detta. Come hanno fatto sapere gli stessi membri di Usb, il Tar della Lombardia si è pronunciato contro l’utilizzo del contratto Servizi Fiduciari per quanto riguarda i musei civici del capoluogo lombardo.

Questa decisione, chiaramente malvista da lavoratori e lavoratrici del settore, non farebbe altro che provocare un’inevitabile incongruenza. Di cosa stiamo parlando esattamente? Ce lo spiega sempre il sindacato di base Usb.

Secondo quest’ultimo, mentre il Comune di Milano nel capitolato d’appalto chiede che nei musei civici venga offerto ai clienti e ai visitatori un servizio qualificato di accoglienza (con conoscenza delle lingue straniere come requisito minimo base), il secondo livello operaio del contratto Multiservizi prevede invece un lavoro basato sulla sorveglianza mera e passiva.

Ciò comporta, secondo i sindacati e gli addetti stessi dei musei meneghini, un “abbassamento” del lavoro. Il personale parla di vera e propria degradazione delle attività svolte dagli operatori museali, che spesso e volentieri sono professionisti specializzati in tal campo e hanno compiuto approfonditi studi proprio per operare in tale settore.

Le richieste

Così Usb vorrebbe che Palazzo Marino applicasse alle cooperative e alle aziende in appalto il contratto Federculture. Pare che il Comune di Milano abbia già fatto in passato questa promessa ma non l’abbia ancora mantenuta. Inoltre, con la protesta di domenica prossima, si chiede anche lo stanziamento di risorse adeguate in modo tale da non avere nei musei civici cittadini “lavoratori e lavoratrici sottopagati”.

Lo sciopero del 3 dicembre 2023 serve anche per domandare al Comune del capoluogo lombardo di avviare un dialogo serio e concreto con le sigle sindacali. In particolare con Usb, che è diventata la più rappresentativa per il personale dei musei civici. La principale richiesta comunque rimane quella di applicare il contratto Federculture.

Sciopero musei Milano 3 dicembre, aperture a rischio: ecco dove

Domenica 3 dicembre 2023 potrebbero verificarsi chiusure o interruzione di servizi per quanto riguarda i vari musei civici presenti a Milano. Ma quali sono esattamente? Ecco l’elenco:

  • Museo del Novecento 
  • GAM – Galleria d’Arte Moderna 
  • Musei del Castello Sforzesco 
  • Museo Archeologico 
  • Palazzo Moriggia | Museo del Risorgimento 
  • Palazzo Morando | Costume Moda Immagine 
  • Casa Museo Boschi Di Stefano 
  • Studio Museo Francesco Messina 
  • MUDEC – Museo delle Culture 
  • Museo Civico di Storia Naturale 
  • Acquario Civico

Ricordiamo che si tiene, nella stessa giornata, l’iniziativa dei musei gratis.

Gli altri scioperi

Per ragioni diverse e con modalità differenti, in Italia è in programma un altro importante sciopero per questi primi giorni del mese. Martedì 5 dicembre 2023 potrebbero incrociare le braccia tutti gli addetti del personale sanitario tra medici, infermieri, dirigenti, lavoratori e lavoratrici del settore.

La movimentazione sindacale, in questo caso, è stata indetta alla luce della manovra economica 2024 che, secondo gli addetti del comparto sanità, non rispetterebbe le reali esigenze necessità degli italiani. Con la manifestazione di martedì prossimo si chiedono inoltre maggiori investimenti nel settore della sanità pubblica.

Sempre a Milano inoltre, lo scorso 30 novembre e il 1° dicembre le organizzazioni sindacali dei lavoratori nel settore del trasporto ferroviario avevano proclamato uno sciopero dal carattere “urgente” in seguito alla tragedia avvenuta a Corigliano Rossano, dove un convoglio ha travolto un furgone rimasto bloccato sui binari. A perdere la vita sono stati il conducente dei veicolo e il capotreno.