Non è passata affatto inosservata la bocciatura del premierato avanzata ieri da Gianni Letta, ex sottosegretario dei governi Berlusconi, profondo conoscitore dell’apparato dello Stato e da sempre vicino a Forza Italia, pur non essendosi mai iscritto al partito.
Intervistato ieri da Antonio Polito in occasione di un evento a Firenze, l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha apertamente dichiarato che, a suo giudizio, nessuna delle attuali prerogative del Presidente della Repubblica dovrebbe essere oggetto di riforma.
Un’analisi, evidentemente, che non coincide assolutamente con un endorsement al progetto di riforma costituzionale a cui lavora il governo Meloni e la stessa Forza Italia di Antonio Tajani.
Premierato, Bandecchi (AP): “Il Governo non può ignorare le chiarissime parole di Gianni Letta”
La critica al premierato avanzata ieri da Gianni Letta è oggi ripresa anche da Stefano Bandecchi, coordinatore nazionale di Alternativa Popolare, il quale già in passato si è espresso duramente contro il disegno di riforma costituzionale voluto dal governo Meloni.
Ironicamente, infatti, il sindaco di Terni invita il Governo a cogliere i segnali che arrivano da personalità che non solo dovrebbero essere vicine, ma soprattutto che conoscono profondamente il funzionamento dello Stato.
Anche perché, come sottolinea lo stesso Bandecchi, è davvero impossibile «ignorare il chiarissimo messaggio di bocciatura lanciato da Letta, uomo con altissimo senso delle Istituzioni».
Premierato, Bandecchi (AP): “Il depotenziamento del Presidente della Repubblica è immotivato e pericoloso”
Le ragioni espresse dall’ex sottosegretario Gianni Letta nella critica al premierato, peraltro, sono per Bandecchi assolutamente condivisibili: non vi è alcun motivo di modificare le prerogative assegnate dai nostri Padri costituenti alla più alta carica dello Stato.
Per questo, secondo Bandecchi, qualsiasi progetto di riforma costituzionale che vada nella direzione di un depotenziamento del Presidente della Repubblica – come il premierato – è semplicemente «immotivato e pericoloso».
Premierato, Bandecchi (AP): “Il Presidente della Repubblica è l’unica figura in grado di unire il Paese. Meloni ascolti Letta”
A supporto del suo ragionamento, poi, il sindaco di Terni e coordinatore nazionale di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi offre poi un’evidenza incontrovertibile: solo guardando alla storia del nostro Paese, infatti, si evince come «negli ultimi 77 anni la stabilità italiana sia sempre stata garantita proprio dal Capo dello Stato».
Il Presidente della Repubblica, per Bandecchi, è infatti l’unica figura istituzionale che ha dimostrato di saper raccogliere «la piena fiducia degli italiani, anche nei momenti più difficili, sempre al di sopra delle schermaglie politiche».
Per queste ragioni il leader di AP invita la premier Meloni a considerare le parole di Gianni Letta molto seriamente: l’Italia, infatti, «non ha bisogno dell‘ennesima riforma bandierina: i tentativi di legge costituzionale possono riuscire solo se ben ragionati e condivisi da tutte le forze politiche».