Un record in negativo: perché l’espulsione di George Santos porta a sei il numero di deputati cacciati dal congresso statunitense in 250 anni di storia. Il politico repubblicano è stato più volte accusato di essere un ‘bugiardo’ e di aver distorto più volte la realtà di fronte alle istituzioni americane.

George Santos espulso dal Congresso

“Il deputato bugiardo” così in molti chiamavano Santos. Il deputato repubblicano infatti è stato espulso oggi dal Congresso statunitense con l’accusa di aver mentito su diverse situazioni. Santos è stato anche incriminato e nei prossimi mesi dovrà affrontare un processo. Il deputato si era inventato una propria biografia totalmente fasulla, una ‘storia personale’ fatta di menzogne che lo ha portato al Congresso un anno fa.

Una biografia inventata

Potrebbe essere il copione di un film strappalacrime, la biografia finta di Santos. Una madre morta nell’attentato dell’11 settembre 2001, poi due lauree, la vita da ‘self made man’ e il successo fino all’ingresso in politica. Tutto molto bello, peccato si tratti di falsità. La madre di Santos è deceduta nel 2004 e lui non si è mai laureato in legge. E questo è nulla: Santos ha mentito anche su donazioni e sul suo credo religioso. Un atteggiamento da truffatore e da bugiardo patologico che ha stizzito finanche i suoi compagni di partito.

Un record negativo

L’espulsione di Santos avviene a quasi 23 anni dall’ultima cacciata dal Congresso di un deputato. In tutta la storia statunitense prima del repubblicano erano state espulse solo cinque persone, il Congresso ha votato l’espulsione con 311 voti a favore. Dopo la sentenza Santos non ha voluto rilasciare dichiarazioni ed è scappato.