Cos’è la tempesta solare cannibale? In arrivo una straordinaria eruzione solare che rischia di investire il nostro Pianeta.

Si tratta di un evento astronomico raro ma non è la prima volta che viene osservato dagli scienziati. La potente tempesta solare sprigionerà particelle capaci di alterare il campo magnetico terrestre.

Quando avverrà e quali sono i rischi? 

Cos’è la tempesta solare cannibale: caratteristiche di un’eruzione solare

In ambito scientifico il fenomeno della tempesta solare è definito dall’acronimo CME (coronal mass ejection) ed indica l’espulsione da parte del Sole di una nube di plasma coronale pari a miliardi di tonnellate ad una velocità che può raggiungere i 2000 km/s.

Generalmente le espulsioni di massa coronale sono la diretta conseguenza di un brillamento o complesse reazioni chimiche che si innescano in prossimità della corona solare.

Non si conosce però con sufficiente chiarezza quale sia la connessione tra questa attività solare e la proiezione di massa coronale al di fuori dell’eliosfera.

Di per sé non è un’attività così insolita. Il Sole infatti produce tre eventi ogni giorno durante il periodo di massimo solare e almeno uno ogni cinque giorni nella fase di minimo solare.

Quanto avvenuto di recente tuttavia non rientra nei frequenti fenomeni di proiezione di materiale solare nell’eliosfera osservabili grazie ad un coronografo in luce bianca. 

Questa eruzione solare infatti è associata all’aggettivo cannibale. Con tale dicitura si descrive la straordinaria energia dell’evento CME capace di sovrastare, inglobare e distruggere le eruzioni più piccole e più lente.

Si tratta dunque di un’attività maggiormente potente e distruttiva, in grado di proiettare materiale chimico e radioattivo a distanze ben superiori.

Quando avverrà

La tempesta solare cannibale è prevista per Venerdì 1° Dicembre 2023 e sarà la diretta conseguenza di quanto osservato sul Sole il 29 Novembre 2023.

La notizia è stata diffusa direttamente dall’agenzia spaziale americana NASA. In una nota ufficiale il centro di previsioni meteorologiche spaziale (SWPC) della National Oceanic and Atmosferic Administration degli Stati Uniti ha mostrato i dati e l’elaborazione dei grafici relativi all’evento del 29 Novembre.

In tale data, infatti, gli osservatori statunitensi hanno evidenziato una straordinaria eruzione solare di categoria M9.8. Questa potente attività ha causato l’espulsione di una notevole quantità di particelle solari detta massa coronale.

Si tratta dunque di una particolare e potente manifestazione di eruzione solare. Finora l’unica mai registrata dall’uomo risale al 1859.

Allora, come testimoniato dal professor Peter Becker della George Mason University, l’evento provocò la più grande perturbazione geomagnetica mai misurata. Tale distorsione fece sì che si sviluppassero gli stessi effetti di un enorme generatore di corrente con conseguenti danneggiamenti ai cavi dell’alta tensione e distruzione totale del sistema telegrafico.

I rischi per la salute e malfunzionamenti per i dispositivi tecnologici

L’attenzione si focalizza inevitabilmente quindi sugli effetti della tempesta cannibale sul nostro Pianeta. Esiste infatti la concreta possibilità che una percentuale del plasma della massa coronale possa arrivare sino alla Terra.

A risentire particolarmente potrebbe essere il corretto funzionamento dei satelliti in orbita e del sistema GPS. Le onde elettromagnetiche solari potrebbero influenzare anche il segnale radio e bloccare così molte attività di comunicazione.

Anche le reti elettriche e di connessione fibra potrebbero subire malfunzionamenti.

Il flusso solare modificherebbe il campo magnetico terrestre e la sua distorsione comporterebbe una redistribuzione delle cariche elettriche sulla nostra superficie.

Si potrebbe perciò incorrere nel rischio di prendere la scossa dal semplice uso di una spina per mancata dispersione a terra delle cariche libere.

A livello atmosferico la distorsione del campo magnetico potrebbe produrre manifestazioni simili all’aurora boreale come i fenomeni straordinari recentemente osservati nel Nord Italia.

Pur contenendo materiale radioattivo, il fenomeno ordinario di eruzione solare non è in generale dannoso per la salute umana.

Tuttavia non si hanno abbastanza dati scientifici per capire se un evento più potente possa risultare pericoloso.