Uno sport nato quasi per gioco e che sta facendo registrare un’ascesa senza precedenti. Il padel non conosce limiti e ora punta a diventare una disciplina olimpica e Luigi Carraro, al secondo mandato da presidente della Federazione Internazionale Padel, è diventato nel corso degli anni un punto di riferimento per tutto il movimento. In occasione della presentazione della Milano Premier Padel, Carraro è intervenuto ai microfoni di Tag24.

Padel, Carraro (presidente Federazione Internazionale) a Tag24

Per gli amanti del padel, tutto è pronto per l’ultimo grande appuntamento della stagione. Uno sport in continua crescita e in continua evoluzione, che sta appassionando e coinvolgendo sempre più tifosi e sportivi. Un movimento che si è appena affacciato nel mondo professionistico e che non ha nessuna intenzione di rallentare o fermarsi. A Roma nascono campi continuamente, ma non è solo la capitale il centro di questo sport. A Milano infatti in mattinata è stato presentato l’ultimo appuntamento dell’anno solare, il Milano Premier Padel: un P1 che coinvolgerà tutti gli atleti più forti del mondo e che, come già successo nelle precedenti tappe, vedrà per la prima volta anche la presenza del tabellone femminile. In campo ci saranno anche 4 coppie azzurre. A margine dell’evento, per analizzare lo stato del padel in Italia, Carraro, presidente della Federazione Internazionale, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Tag24.

Milano premier Padel, una tappa importante che chiude un anno importante e decisivo anche per il futuro. Cosa dobbiamo aspettarci?

“Milano premier Padel P1 è l’ultimo torneo che chiude un anno che definirei di svolta per il padel internazionale. È stata una stagione intensa, piena di eventi e di belle notizie. La più importante, da parte nostra, è stata l’acquisizione di Word Padel Tour, che permetterà a partire dal primo gennaio 2024, di avere un solo circuito professionistico per questo sport e pertanto di avere un unico ranking nel quale gli appassionati di tutto il mondo potranno capire bene chi è il numero uno e la numero uno. Penso che agli appassionati e agli atleti che hanno intrapreso la loro carriera in questo sport, li attende un grande futuro davanti a sé”.

Roma ad aprire e Milano a chiudere, l’Italia è stata una grande professionista e lo sarà ancora?

“I dati che abbiamo ci dicono che l’Italia è il Paese in cui il padel cresce di più e cresce meglio. Penso che sia un sogno avere in Italia un major a Roma e un P1 a Milano. Questa è la locazione perfetta, perché Roma è la capitale d’Italia che merita un evento del genere e Milano è la capitale finanziaria, la capitale della moda, la capitale economica e merita comunque un torneo straordinario. Vedremo in campo le migliori giocatrici e i migliori giocatori al mondo, che si sfideranno dando tutto ciò che hanno per l’ultimo grande titolo del 2023”.

Presidente, lei ha parlato di una crescita esponenziale di questo sport, anche a livello internazionale. Siamo nell’anno olimpico e allora le chiedo, quanto è vicino o lontano il padel a diventare disciplina olimpica?

“Pochi mesi fa abbiamo avuto la nostra prima grande partecipazione a una manifestazione olimpica, che erano i giochi olimpici europei. Posso dire, senza ombra di dubbio, che il padel è stata in assoluto la disciplina che ha avuto il maggior successo in quell’occasione. Nella piazza principale di Cracovia, l’ultimo giorno, c’erano quindicimila persone che hanno assistito a sei finali che assegnavano le medaglie di padel. Insomma, credo che tutto il mondo olimpico, che era lì presente, si deve essere reso conto del potenziale incredibile di questo sport. Vi dico una cosa, l’acquisizione che abbiamo fatto e il fatto che dal prossimo anno avremo un unico grande circuito, non può che aiutare. Quindi io dico una cosa, continuiamo a fare il nostro lavoro, facciamolo fatto bene, in maniera seria e concreta, e a quel punto penso che il sogno olimpico possa diventare realtà molto presto”.