Atterrata ieri, mercoledì 30 novembre, a Dubai per la Cop28, per Giorgia Meloni è il momento di intervenire sulle tematiche calde del vertice sul clima, a cominciare dalla sicurezza alimentare.
La premier si è recata nella giornata odierna presso la sede della conferenza The Expo City di Dubai. Ad accoglierla c’erano il presidente degli Emirati Arabi Uniti Mohamed Bin Zayed Al Nahyan e il rappresentante Onu Antonio Guterres.
Proprio il segretario generale delle Nazioni Unite ha aperto i lavori nella mattinata odierna, mettendo i leader presenti davanti alle condizioni in cui versa il Pianeta.
Dai vari eventi estremi alle condizioni dei ghiacciai, quest’ultimo in particolare è solo “un sintomo della malattia che mette in ginocchio il nostro clima”. Una malattia che “solo voi, leader globali, potete curare”.
Meloni a Dubai per la Cop28, la premier: “130 milioni di euro dall’Italia al fondo Loss & Damage”
Giunta sul posto, Meloni ha partecipato alla tradizionale foto di famiglia dei capi di Stato e di governo. Poi il vertice è entrato nel vivo con l’avvio della cerimonia del World Climate Action Summit, tra gli eventi di punta della Conferenza annuale Onu sul clima.
Il primo intervento della presidente del Consiglio ha avuto luogo in occasione di un panel sulla sicurezza alimentare. Un punto, quest’ultimo, considerato “una delle priorità strategiche della nostra politica estera”.
Per questo motivo una parte molto importante del nostro progetto per l’Africa, il Piano Mattei, si rivolge al settore agricolo. Vogliamo essere impegnati anche nella sicurezza e incolumità alimentari, non solo dunque alimenti per tutti ma assicurare alimenti sani per tutti.
La premier ha spiegato che questo “significa che non vogliamo considerare la produzione alimentare come sopravvivenza“, quanto piuttosto come “un mezzo per vivere una vita sana“. In questo contesto si rivela “essenziale il ruolo della ricerca“.
Tuttavia non per produrre alimenti in laboratorio e magari andare verso un mondo in cui i ricchi possono mangiare alimenti naturali e gli alimenti sintetici sono destinati ai poveri con impatti sulla salute che non possiamo prevedere, non è questo il mondo che voglio vedere.
Per quanto riguarda il contribuito italiano al fondo “Loss & Damage”, tra gli argomenti chiave del vertice, l’Italia è pronta a stanziare 130 milioni di euro per fare la sua parte nei confronti dei Paesi più poveri e vulnerabili del mondo. Questi ultimi, infatti, sono in genere i più colpiti dal disastro climatico.
Greenpeace Italia pungola la premier: “Non parla mai di ambiente e ignora la crisi più urgente”
Dal nostro Paese, intanto, l’accusa alla leader di Fratelli d’Italia è quella di essersi distinta in negativo sulla comunicazione relativa alla lotta al cambiamento climatico. Sul banco degli imputati la sua capacità di “ignorare la crisi più urgente della nostra epoca”.
A sostenerlo è Greenpeace Italia, che ha commissionato all’Osservatorio di Pavia una nuova analisi, pubblicata proprio in concomitanza con la partecipazione della delegazione italiana alla Cop28.
Lo studio tiene in considerazione le dichiarazioni sulla crisi climatica e sull’ambiente fatte dagli esponenti della politica italiana in un frangente specifico. Il periodo di riferimento va da maggio ad agosto 2023.
Da Meloni sono arrivate soltanto due dichiarazioni sull’argomento, tutte pronunciate alla carta stampata. Nessun riferimento è apparso invece sui social o nelle dichiarazioni pubblicate dai telegiornali.