Emanuela Perinetti stava lottando contro una grave malattia da tempo. A riferirlo è stato il padre, Giorgio, attuale direttore sportivo dell’Avellino, nonchè uomo molto rinomato e conosciuto nel mondo del calcio. È stato proprio lui oggi, nel giorno in cui si tengono i funerali della figlia a Milano, a svelare ulteriori dettagli sulle sue condizioni di salute.

Emanuela Perinetti malattia: che cosa aveva?

È scomparsa prematuramente all’età di 33 anni la figlia di Giorgio Perinetti. Il settore del calcio e dello sport in generale sono rimasti sconvolti da questa tragica notizia. La figlia del direttore tecnico dell’Avellino (che ha avuto ruoli importanti anche alla Roma, al Napoli, alla Juventus, al Venezia, al Genoa, al Palermo e chi più ne ha più ne metta) si è spenta troppo presto.

Emanuela Perinetti soffriva di una grave malattia da diverso tempo. Il padre Giorgio ha raccontato che la figlia stava lottando contro l’anoressia. Ha riferito che la giovane era in cura e sotto controllo in una nota struttura ospedaliera milanese. Ha raccontato che la figlia gli diceva sempre di stare tranquillo e che “andava tutto bene”. Lei cercava, insomma, di tranquillizzarlo.

Ecco le parole di Giorgio Perinetti rilasciate oggi ai microfoni del giornale Gazzetta dello sport:

Emanuela da tempo stava lottando contro l’anoressia. Lei si preoccupava per me, e mi diceva che tutto andava bene. I professionisti che la seguivano le piacevano, ma forse lo diceva solo per tranquillizzarmi, perché quello preoccupato ero io.

Ma non è finita qui. Il direttore dell’area tecnica dell’Avellino ha rivelato che la figlia amava molto il suo lavoro. Ha ricordato inoltre che nel 2015 aveva perso l’amata madre per un brutto male e di una promessa fatta proprio a lei per vederla guarire.

Poi però, qualche giorno fa, c’è stata una delle ultime telefonate con la figlia, durante la quale Giorgio ha capito che ormai non c’era più nulla da fare. La giovane si è spenta mercoledì 29 novembre 2023.

Amava il suo lavoro, era felice. Le avevo detto di una promessa fatta alla mamma per vederla guarire e lei mi diceva che ce l’avrebbe fatta. Invece l’altro giorno, quando mi ha detto che aveva “parlato” con lei, ho capito che non c’era più nulla da fare.

Il padre: “Mi chiedo come sia possibile…”

Emanuela Perinetti aveva solo 33 anni. Dopo la laurea di Innovation Management conseguita alla Luiss di Roma, si era specializzata nel settore sportivo. Era una persona precisa, puntuale e professionale. Svolgeva anche il ruolo di docente del master in Comunicazione dello sport dell’Università degli Studi Niccolò Cusano.

La giovane donna era una consulente specializzata che aiutava brand, club e atleti a raggiungere obiettivi di marketing digitale, innovazione e sostenibilità. Era molto apprezzata e stimata sul luogo di lavoro.

Il padre Giorgio non è riuscito a spiegarsi come mai sia successo ciò. Ha riferito, sempre alla Gazzetta dello Sport:

Io mi chiedo come sia possibile spegnersi così, senza nessun problema economico, professionale o sentimentale.

Poi ha aggiunto:

I medici hanno fatto il possibile, sono stati bravissimi.

Una decina di giorni fa Emanuela era stata ricoverata all’ospedale Fatebenefratelli di Milano dopo una caduta in casa. Le sue condizioni di salute si erano aggravate negli ultimi giorni. I dottori avevano così chiamato il padre, che aveva lasciato la Campania (dove si trovava per motivi lavorativi) per correre sù a Milano.

Quando però il responsabile tecnico dell’Avellino era arrivato all’ospedale, pare che la figlia si fosse già spenta, come riferisce il Corriere della Sera. I funerali della ragazza si tengono oggi alle 14.45 alla Basilica di Sant’Eustorgio a Milano.

La nostra intervista esclusiva a Giorgio Perinetti

A settembre 2023 avevamo intervistato Giorgio Perinetti, da poco passato all’Avellino calcio. Ai nostri microfoni, in una intervista esclusiva, egli aveva commentato il mercato di serie A. Aveva rilasciato commenti su giocatori come Dybala e Lukaku, ma anche su squadre come il Napoli, Il Milan e la Lazio.

Parlando del club campano da lui guidato, si era detto carico ed entusiasta per i risultati raggiunti in poco tempo. Il direttore dell’area tecnica di questa squadra aveva parlato con area positiva e confidente a proposito di altri possibili futuri successi.