Parte a Dubai Cop28, il summit sul clima delle Nazioni Unite a cui prendono parte ben 70.000 partecipanti. Paradossalmente è questo il primo ostacolo all’incontro incentrato soprattutto sull’energia: code più snelle e accessi più agevoli ai diversi incontri previsti aiuterebbero infatti non poco la discussione.
Le caratteristiche e le criticità di Cop28 al via oggi a Dubai
Ancora: la ripresa del conflitto nella Striscia nonché le mai incoraggianti sirene sul fronte ucraino non alimentano certo ottimismo. Guerra significa anche (o soprattutto, vista l’epoca in cui viviamo) instabilità dei mercati. Allarme tanto per l’Occidente che per i Paesi arabi, questi ultimi impegnati principalmente in campo petrolifero.
A proposito: l’individuazione quale moderatore dell’incontro del sultano Ahmed Al Jaber, a capo della compagnia petrolifera di Stato emiratina, per molti va ben oltre persino la semplice presa in giro. Come se non bastasse, continua a restare una chimera il fondo Loss&Damage, grazie al quale i Paesi più ricchi e quindi inquinanti al mondo dovrebbero sostenere i più poveri e quindi più colpiti dall’emergenza ambientale.
A Dubai si parlerà di questo (in maniera si spera produttiva), nonché di produzione energetica da fonti rinnovabili, efficienza energetica e ottimizzazione nella gestione dei sistemi alimentari.
Pessimismo deriva poi dalla risposta alla domanda che regna: cosa è successo nel dibattito sul clima dopo l’edizione parigina del 2015? Ebbene, i traguardi stabiliti otto anni fa restano sostanzialmente gli stessi di adesso, ma ovviamente con qualche ansia in più.
Premier Meloni arrivata assieme al ministro Pichetto Fratin e ai medici di Gaslini e Bambino Gesù
È atterrata ieri, 30 novembre, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La premier è a capo di una delegazione italiana che comprende inoltre il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e un gruppo di medici pediatri di “Gaslini” di Genova e “Bambino Gesù” di Roma che coopererà con i colleghi degli Emirati nell’assistenza dei bambini palestinesi feriti arrivati e che arriveranno dalla Striscia.
Alle 10.30 italiane, Meloni interverrà all’evento “Transforming Food Systems in the face of Climate Change” (“Trasformare i sistemi alimentari rispetto al cambiamento climatico”) e alle 13.30 all’incontro sul “Global Stocktake“, che monitora i progressi rispetto all’Accordo di Parigi del 2015.
È invece già certa l’assenza di Papa Francesco, costretto in Vaticano per ragioni legate al suo stato di salute. Notizia, anche questa, che certo non alimenta le speranze.