Oggi abbiamo scritto del ritorno sul green di Tiger Woods a quasi quarantotto anni: ma la sua storia non è l’unica che racconta di campioni tornati in scena non più giovanissimi

Tiger Woods, il ritorno a quasi quarantotto anni: ecco gli altri campioni tornati in scena in età adulta

Oggi, 30 novembre 2023, non è una data come tante pe gli appassionati di golf. Tiger Woods infatti ritorna in scena, a otto mesi dal ritiro dal Masters di Augusta, partecipando all’Hero World Challenge ad Albany (Bahamas). Un torneo riconosciuto dal Pga Tour ma non ufficiale poichè la partecipazione – riservata a venti golfisti – è su invito. Ma ciò che conta, è che nonostante tutte le vicissitudini recenti Woods abbia ancora voglia di cimentarsi con una nuova sfida sportiva, nonostante i problemi fisici – molti dei quali dovuti al drammatico incidente stradale del 2021 – e la non più giovane età. Eppure non dovremmo sorprenderci, il mondo dello sport ci ha riservato molte storie di atleti tornati in pista non più giovanissimi, per usare un eufemismo. Eccone alcune.

Una delle più belle, amate e clamorose (visti gli esiti sportivi) riguarda il mondo del pugilato e uno dei suoi nomi più epici: George Foreman. Il pugile americano vede la sua carriera divisa in due parti. La prima è compresa dal 1969 al 1977 e ha visto il futuro campione dei Pesi Massimi scrivere la storia del pugilato grazie ad incontri con Joe Frazier e nel leggendario il The Rumble in the Jungle contro Muhammad Ali. Quest’ultimo sarà “il colpevole” del suo ritiro, nella data sopracitata. Poi, dopo dieci anni, per la precisione nel 1987, la storia prende una piega romanzesca. A trent’otto anni (un’età dove allora gran parte dei pugili si era ritirata già da un pezzo) decide di tornare sul ring. Ma non finisce qui, perchè la sua seconda vita pugilistica vedrà il culmine a quarantacinque anni, quando nel 1994 George Foreman vincerà il titolo mondiale contro Michael Moorer.

Rimanendo in America, ma cambiando sport, molti staranno ad un mito del basket, ovvero Earvin “Magic” Johnson dei Los Angeles Lakers la cui storia adesso è anche al centro di una serie tv HBO. Dopo una carriera gloriosa dei Lakers, Johnson si ritirò nel 1991 lasciandosi però il tempo per vincere l’oro alle Olimpiadi di Barcellona con il Dream Team nel 1992. Passeranno quattro anni, e alla soglia delle trentasette primavere, eccolo tornare tra le fila dei suoi amati Lakers.

Tra grandi piloti e campioni del mondo del calcio: quando smettere è impossibile

Il Manchester United – complici le prestazioni non proprio indimenticabili del nuovo portiere Onana, acquistato quest’estate dall’Inter – non sta attraversando uno dei periodo più fortunati della sua storia. Una storia che visto i Red Devils dominare in Inghilterra sotto la guida di Sir Alex Ferguson. In campo, tra i tanti indimenticati campione, a dominare il centrocampo, c’era un certo Paul Scholes. Forse molti non ricordano che il centrocampista si ritirò dal ManUnited – dove aveva giocato ininterrottamente per tutta la carriera – nel 2011. La data specifica era quella del 31 maggio quando il Barcellona sconfisse la squadra di Ferguson per 3 a 1 nella finale di Champions League. Poi però, anche qui, il colpo di scena. A pochi mesi dal ritiro, con una squadra piegata in due dagli infortuni, ecco riapparire Paul Scholes nel centrocampo dei Red Devils, complice sia la situazione nell’infermeria sia il suo desiderio di tornare a giocare. A trentasette anni suonati.

Dai Diavoli Rossi, passiamo ora alla Testa Rossa, al mondo dei motori. Della Formula 1 nello specifico. Michael Schumacher, oltre ad essere ancora considerato tra i più grandi piloti della storia, ha legato indelebilmente il suo nome a quello della Ferrari, grazie a prestazione nella storia di questo sport, andante in scena fino al 2006, quando “Schumi” decise di ritirarsi dalla guida… ma non dalla Ferrari, dove rimarrà per tre anni come collaudatore e consulente, o addirittura come terzo pilota, come nel 2008. Ma il suo effettivo ritorno in pista avvenne nel 2010 (dove rimarrà fino al 2012), nel team Mercedes rifondato da Ross Brawn. Schumacher tornò a gareggiare all’età di quarantuno anni.