Una testa di capra con due cartucce in bocca: questa la terribile intimidazione subita da un imprenditore, titolare di un’agenzia di pompe funebri di Favara, in provincia di Agrigento. I carabinieri hanno subito avviato le indagini.

Favara, testa di capra recapitata a un imprenditore, indagini in corso della Procura di Agrigento

Un avvertimento degno de Il Padrino, capolavoro nella filmografia di Francis Ford Coppola. Solo che stavolta, anziché la testa di cavallo protagonista dalla scena iconica della pellicola del 1972, a essere usata per la lugubre intimidazione è quella di una capra.

La vittima è un imprenditore, titolare di un’agenzia di pompe funebri a Favara, comune in provincia di Agrigento. All’ingresso della sua attività, l’uomo ha trovato appeso al cancello un sacchetto contenente i macabri resti dell’ovino. Oltre a essi, sono stati rinvenuti anche due proiettili, infilati nella bocca dell’animale.

L’uomo ha prontamente denunciato l’accaduto, facendo scattare l’indagine da parte dei carabinieri.

Intimidazione a Favara, sequestrato il sacchetto e il suo contenuto

Il proiettile in bocca ha un significato molto chiaro nel particolare gergo malavitoso: un avviso a tenere chiusa la bocca su una specifica questione. Purtroppo, non si può dire si tratti di un caso isolato, come ricorda il caso dell’auto incendiata a un assessore nel ragusano.

Tutti segnali che confermano un’attività mafiosa tutt’altro che in crisi in Sicilia, segnalata anche da un traffico di droga in piena attività, con le tonnellate di cocaina recentemente sequestrate proprio nell’agrigentino.

La Procura di Agrigento ha subito disposto l’apertura dell’inchiesta con i Carabinieri che, oltre ad aver effettuato il sequestro e ascoltato l’imprenditore, sarebbero alla ricerca di eventuali riprese effettuate dalla telecamere di videosorveglianza della zona.