È il re dei cinepanettoni e della comicità italiana. Massimo Boldi è un artista straordinario e fortemente apprezzato anche al di fuori dei confini del bel Paese. Con i suoi film ha fatto ridere e divertire generazioni intere e alcune delle sue battute sono diventate veri e propri tormentoni da tramandare ai posteri. Il ‘Cipollino’ nazionale, l’uomo educato, posato e umile. Vincente, nella sua carriera, l’accoppiata con Christian De Sica, con cui ha scritto pagine su pagine della storia del cinema e della televisione italiana. Sullo sfondo, il filo conduttore della sua vita, la passione per il Milan e l’amore enorme per i colori rossoneri. Per commentare la posizione sempre più in bilico di Stefano Pioli e il momento di crisi del Milan, Boldi è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Crisi Milan, Boldi a Tag24
La sconfitta con il Borussia Dortmund in Champions è l’ennesima goccia nel vaso che rischia, prima o poi, di strabordare. Il rigore sbagliato da Giroud pesa sull’economia del match, ma a pagarne le conseguenze potrebbe essere solo Stefano Pioli. La società continua a dargli fiducia, ma servirà una svolta immediata per non compromettere le sorti della stagione. I tifosi hanno finito la pazienza. Che il girone europeo fosse complicato lo sapevano, ma l’ultimo posto della classifica non è ciò che avevano messo in conto. A questo va aggiunto l’andamento altalenante e poco soddisfacente in campionato. Un capitolo a parte infine è quello legato agli infortuni. Quello di Thiaw, è solo l’ultimo di una lunghissima serie che sta condizionando l’annata. Per commentare la posizione di Stefano Pioli e il momento di crisi del Milan, Boldi, attore straordinario e noto tifoso milanista, è intervenuto in esclusiva a Tag24
La sconfitta con il Dortmund e la situazione infortunati, la stagione del Milan continua ad essere troppo altalenante. Che ne pensa?
“Pioli secondo me non c’entra niente. Sono dell’opinione che sono sempre i giocatori ad andare in campo, ed è la squadra a poter determinare l’andamento di una stagione. In questo momento sono avvilito, perché questi ragazzi non stanno difendendo come dovrebbero questi colori. D’altronde quando mancano alcuni campioni si vede e quando ci sono è tutto diverso. Sono un artista, non voglio insegnare a nessuno come si fa il calcio, ma resto un tifoso”.
Quindi nonostante tanti dubbi da parte dei tifosi, lei ha ancora fiducia nei confronti di Pioli?
“Ma certo, per quel che mi riguarda sì. Ma vi lancio una provocazione: perché De Laurentiis ha comprato il Napoli? Compri invece il Milan! A me non dispiacerebbe come presidente”.
Tantissimi infortuni stanno condizionando la stagione rossonera, di chi è la colpa?
“Io la chiamo sfiga, non ci sono altre spiegazioni per quel che mi riguarda. La risposta è semplicissima per me, regna la sfiga ed evidentemente c’è qualcuno che porta male”.
Da dove nasce la sua passione per il Milan e con il passare degli anni è rimasta intatta o si sta disamorando?
“Sono diventato milanista perché per noi è una tradizione di famiglia. Mio nonno, Mario Vitali, è stato uno dei campioni fondatori del Milan nel 1927. Mi portava sempre in società, quando ero piccolino, in via Andegari e praticamente in casa non si parlava d’altro. Crescendo la passione è rimasta. A qualcuno capita di stancarsi o di cambiare fede, ma a me mai. Sono rimasto sempre milanista nel profondo, amo questi colori e non mi piacciono quelli dell’Inter. Ora le cose sono cambiate ed è un calcio diverso, ma l’amore per il Diavolo è sempre lo stesso. Bisogna tener presente che il Milan è sempre il Milan, un grandissimo club e una squadra fatta di campioni. Gli alti e i bassi fanno parte del gioco”.