Cos’è la truffa delle false multe a Milano? Si tratta di una vero proprio raggiro che ha coinvolto negli ultimi giorni molti automobilisti.

La Polizia locale ha infatti avvisato quest’oggi, i tanti cittadini che si sono trovati a fare i conti con questa frode. Li ha invitati a controllare bene l’eventuale multa e a non seguire le indicazioni scritte sul verbale di fatto finto.

Poco dopo la denuncia di quanto accaduto ai cittadini milanesi, sul proprio account di X lo stesso Comune ha ribadito l’importanza di essere certi della validità della multa e di fare attenzione all’eventuale ritrovamento di alcuni fogli sul parabrezza delle auto in sosta.

Cos’è la truffa delle false multe a Milano: come riconoscerla

La truffa si sviluppa proprio creando una falsa multa con tanto di stemma del Comune di Milano, il numero di verbale, il motivo della contravvenzione e il numero di targa scritto a mano. 

Al centro del foglio poi compare un grande Qr code con l’invito a collegarsi per pagare la sanzione di circa 25 euro. Vi è poi la possibilità di pagamento agevolato del 50% se effettuato entro il termine di cinque giorni.

La cifra si può saldare tramite carta Visa, Mastercard e Paypal. Non solo, il portale chiede anche un indirizzo email e un numero di telefono, credenziali che potrebbero essere raccolte e sfruttate dai truffatori per altri scopi.

A un primo sguardo disattento può sembrare una multa per divieto di sosta a tutti gli effetti anche se in realtà si tratta di una frode.

Lo scopo della truffa è probabilmente legato al reperire il numero di carte di credito, dati e numeri di telefono del soggetto truffato.

Non solo, il sito al quale si viene reindirizzati cercando di pagare la finta multa è di fatto ospitato presso un host ucraino creato proprio pochi giorni fa.

Ovviamente chi ha registrato il sito non ha pubblicato il proprio nome ma bensì nel campo “Registrant Name” ha indicato semplicemente la scritta “Privacy protection”.

Per riconoscere la falsa multa è bene fare attenzione soprattutto alla data errata solitamente riportata in fondo al finto verbale, come è avvenuto pochi giorni fa con la data che indicava il 29 Novembre 2024.

Infine anche la somma della multa è errata, come il presunto sconto del 50% in caso di pagamento entro cinque giorni successivi all’emanazione. In Italia infatti per il pagamento anticipato la percentuale di riduzione è del 30% e non del 50%.

Senza contare che ormai da tempo le multe per divieto di sosta non vengono più lasciate sul parabrezza dell’auto. Queste infatti si trovano direttamente sul fascicolo del cittadino e la copia cartacea arriva a casa per posta.

Altri casi simili

Ancora non è chiaro se qualcuno abbia saldato il conto e sia stato quindi truffato in questo modo.

La Polizia locale invita tutti a riconoscere i segni che possono identificare una multa falsa in modo da tutelarsi al meglio.

Gli agenti ricordano quanto è utile verificare se realmente l’auto in sosta è in condizioni non regolari. Così da avere la certezza della legalità della contravvenzione.

In secondo luogo è importante leggere attentamente i contenuti del verbale e della lettera. Se questi sono scarni o ci sono errori grammaticali o di formattazione è molto probabile che si tratti di una multa.

Non è la prima volta che ciò accade. A Ottobre a Napoli era nata una truffa simile, al posto di un sito fasullo però era stato indicato un Iban su cui effettuare un bonifico. 

Pochi giorni fa invece, una truffa analoga a quella di Milano era stata segnalata dalla polizia locale di Abbiategrasso. In questo caso, tuttavia, la cifra da pagare per la contravvenzione era decisamente più economica, 5 euro anziché 12,50 euro.