La fine del mercato tutelato per l’energia approvata dal Consiglio dei ministri preoccupa gli italiani.

Il passaggio al mercato libero del gas dal 1 gennaio e dell’elettricità dal 1 aprile 2024 determinato dalla mancata proroga preannuncia, infatti, un aumento delle bollette energetiche e dunque delle difficoltà dei cittadini, già duramente provati dai rincari degli ultimi anni e dal devastante impatto dell’inflazione.

Un giudizio particolarmente severo sulla decisione del Governo di non prorogare il regime di tutela per il prossimo anno arriva non solo dalle opposizioni parlamentari, ma anche dal leader di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi.

Commentano la decisione dell’esecutivo, infatti, Bandecchi parla senza mezzi termini di «una totale follia di un Esecutivo che ha perso il contatto con la realtà» e rilancia un’idea necessaria al Paese: la creazione di una società di energia elettrica di proprietà dello Stato al 100%.

Fine mercato tutelato dell’energia, Bandecchi (AP): “L’ennesima follia di questo Governo”

La fine del mercato tutelato per le bollette energetiche è per Stefano Bandecchi l’ennesimo colpo che il Governo decide di assestare alle tasche degli italiani, «già soffocati dalle accise» e costretti a fare i conti con «bollette esorbitanti».

La mancata proroga, secondo il sindaco di Terni, è la riprova di una dinamica che lo stesso denuncia da tempo: a giudizio del leader di AP, infatti, «il Governo ha perso del tutto il contatto con la realtà» a furia di rincorrere «polemiche sterili e lontane dai reali bisogni della gente».

Un esempio, in questo senso, è per Bandecchi la discussione sulla riforma costituzionale, sbagliata nei contenuti ma soprattutto innecessaria in un momento in cui il Paese continua a vagare senza una chiara direzione e una precisa strategia di sviluppo e crescita.

Fine mercato tutelato, Bandecchi (AP): “Il Governo non conosce il Paese reale”

La presa di posizione del segretario di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi non è, certamente, un’accusa contro il mercato libero dell’energia, il quale anzi «può essere concorrenziale e far risparmiare».

Il punto, per il sindaco di Terni, è che il Governo dimostra di non conoscere il Paese reale, dove le persone e soprattutto gli anziani «non decidono come se fossero economisti», sottoscrivendo spesso «alla buona» delle offerte che possono poi rivelarsi svantaggiose.

Il rischio concreto, pertanto, è quello che i cittadini si trovino alla mercé di altri rincari, come evidenziano i dati ricordati dal leader di AP che parlano di un aumento dell’8% della luce e del 34% del gas dal 2024. Numeri che, come è evidente, preannunciano il rischio di disastro sociale che impone al Governo un ripensamento urgente di quanto deciso.

Mercato energetico, Bandecchi: “Serve una società elettrica di Stato al 100%”

La soluzione proposta da Bandecchi agli annosi problemi che hanno riguardato il nostro mercato energetico – evidenziati soprattutto dopo l’aggressione russa all’Ucraina – è pertanto, una soluzione di lungo periodo, la quale può apparire forse strana dopo 30 anni di politiche pensate «oggi per l’oggi».

Secondo il sindaco di Terni all’Italia «serve una società di energia elettrica di Stato al 100%, una vera e per tutti i cittadini». Solo implementando una politica nuova che guardi al «capitalismo sociale concreto e serio» il Paese potrà infatti invertire quella situazione di inazione e immobilità a cui è condannato da decenni a causa di una classe politica inadatta.