A Lodi si è verificato l’ennesimo caso di assenteismo sul lavoro. A finire in manette è stato un collaboratore scolastico che è stato ininterrottamente assente sul lavoro dal lontano 2018. Per cinque anni non ha fatto altro che inviare certificazioni mediche fasulle, passaggio che ha permesso all’uomo di continuare a percepire per intero lo stipendio.

Ennesimo caso di assenteismo sul lavoro: a Lodi arrestato un collaboratore scolastico

Al momento l’uomo risulta essere denunciato con l’accusa di reati di falso in atto pubblico, attestazioni e certificazioni false e truffa aggravata ai danni di un ente pubblico. La cifra percepita indebitamente è stata calcolata in circa 108mila euro, ma sono in corso accertamenti ulteriori.

Non è, infatti, la prima volta che l’uomo finisce nel mirino delle indagini. Già nel 2022 erano stati svolti accertamenti per l’indebita percezione di assegni di invalidità civile, tanto da portare ad un sequestro preventivo da parte dell’autorità giudiziaria.

L’assenteismo sul lavoro è tra le piaghe della società italiana

Questa non è di certo la prima vicenda del genere scoperta dagli inquirenti. Si tratta di un problema che riguarda in maniera trasversale tutta la realtà d’Italia e provoca un grave danno economico per le ditte o gli enti in questioni.

Nell’ottobre scorso, a Palermo, è stata individuata una rete di assenteismo ben collaudata: sono stati 101 gli indagati. Tutti timbravano correttamente e poi si allontanavano dal luogo di lavoro per compiere le proprie attività. Si tratta di un centinaio di addetti della Rap, l’azienda locale per la raccolta dei rifiuti. In questo caso il danno calcolato è ingente per l’azienda, stimato in circa 40mila euro.

Un caso simile è avvenuto a Tivoli, nella regione Lazio. Gli indagati sono in tutto 30 e dipendenti dell’Ente regionale Parco Naturale dei Monti Lucretili. Anche in questo caso, dopo la corretta timbratura del badge le persone uscivano indisturbate dal luogo di lavoro per compiere come se nulla fosse qualsiasi altra attività.