Tutte le cose da sapere sullo sciopero del personale sanitario del 5 dicembre 2023: i medici, gli infermieri e i membri del comparto della sanità potrebbero incrociare le braccia per l’intera giornata e non prestare i consueti servizi in tutto il Paese. Sono a rischio le attività nelle strutture mediche e negli ospedali. La movimentazione sindacale è stata indetta, nei giorni scorsi, in quanto si ritiene che con l’ultima manovra economica si ignorino le esigenze dei professionisti della salute.
Sciopero personale sanitario 5 dicembre 2023: che cosa succede?
Lo sciopero del personale sanitario è in programma per il prossimo 5 dicembre. La protesta coinvolge tutta quanta l’Italia, da Nord a Sud, isole comprese. In concomitanza con l’agitazione, A Roma, in piazza SS. Apostoli si tiene una manifestazione dei lavoratori e delle lavoratrici del settore.
Lo sciopero è indetto a livello nazionale e coinvolge i medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri, le ostetriche e tutti gli addetti delle altre professioni sanitarie. Il sit-in inizia alle 11.30 di martedì prossimo e va avanti per tutta la mattinata.
Tanto la manifestazione a Roma quanto lo sciopero servono per mandare un chiaro segnale al governo italiano attualmente guidato dalla premier e leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. I professionisti del settore decidono di incrociare le braccia per protestare contro l’ultima manovra economica e in difesa del Servizio sanitario nazionale.
A organizzare il tutto sono stati sindacati di categoria Anaao Assomed, Cimo-Fesmed e Nursing Up. “La sanità pubblica non si svende, si difende” è lo slogan della manifestazione. I lavoratori e le lavoratrici del comparto della sanità si dicono estremamente insoddisfatti dalla nuova manovra varata dall’esecutivo.
Sciopero personale sanitario 5 dicembre: le motivazioni
I motivi per cui il personale decide di scioperare è legato al fatto che, secondo gli esperti del settore rappresentati dai vari sindacati, la Manovra 2024 non solo ignorerebbe le loro esigenze, ma metterebbe in discussione anche i diritti di lavoratori e lavoratrici.
Inoltre un’altra accusa che gli scioperanti fanno all’esecutivo è quella di aver dimenticato quali sono le reali necessità della sanità pubblica. Dunque, per tutta questa serie di ragioni, diverse sigle sindacali hanno proclamato lo sciopero di martedì 5 dicembre 2023.
Pierino Di Silverio, segretario Anaao Assomed, Guido Quici, presidente Cimo-Fesmed, e Antonio De Palma, presidente Nursing Up (i quali saranno tutti presenti al sit-in a Roma), affermano:
Ora è giunta l’ora di scioperare. Ci vediamo in piazza per esprimere a gran voce la nostra rabbia e la nostra delusione.
Possibili disagi negli ospedali italiani
Come informa il “Cruscotto degli scioperi nel pubblico impiego” pubblicato sul sito internet del Dipartimento della Funzione Pubblica, nella giornata di martedì prossimo potrebbero verificarsi disagi e problemi di vario tipo nelle varie strutture ospedaliere italiane.
È in programma infatti lo sciopero nazionale che coinvolge il personale appartenente alla dirigenza medica, veterinaria, sanitaria, professionale, tecnica e amministrativa in servizio presso le Aziende ed Enti del S.S.N., presso le strutture di carattere privato e religioso e presso quelle accreditate con il S.S.N. ed i medici specializzandi.
Ad indire questa agitazione sono state le organizzazioni sindacali Anaoo Assomed e Cimo-Fesmed. Manon è l’unica. A protestare, sempre il 5 dicembre 2023, sono anche gli infermieri, le infermiere e tutto il personale sanitario non medico che lavora nel comparto della sanità e che opera nelle Asl, nelle aziende ospedaliere negli enti di pubblica sanità. In questo caso i lavoratori si riuniscono sotto la sigla Nursing up.
Il commento di Bassetti a Tag24.it
A parlare di questo importante sciopero nazionale dei medici e degli infermieri ai microfoni di Tag24 è stato il dottore Matteo Bassetti in una intervista esclusiva. Il professore e ricercatore, nonché direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico di San Martino a Genova, ha riferito che questa movimentazione sindacale “va bene” ma, al tempo stesso, ha affermato che i dottori non possono assentarsi dai loro pazienti.
In questi giorni sono in programma altri sciopero come quelli del personale dei musei civici a Milano il 3 dicembre.