Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro è stato rinviato a giudizio dal Gup di Roma per quanto riguarda il procedimento che lo vedeva sotto accusa nel caso relativo all’anarchico Alfredo Cospito. L’inizio del processo è programmato per il prossimo 12 marzo. Anche a proposito di questo, perciò, rinvia al mittente le richieste di dimissioni, evidenziando come continuerà a rimanere ad esercitare il suo ruolo.
“Assolutamente no alle dimissioni. Ho intenzione di continuare a esercitare il mio ruolo, al meglio, all’interno del ministero della Giustizia. Così come mi è stato chiesto dai tanti che in questo momento mi stanno testimoniando solidarietà per questo inconsueto rinvio a giudizio”.
Delmastro: “Non ho passato alcuna carta ma risposto alla domanda di Donzelli”
Delmastro ribadisce come non abbia passato alcuna carta ma si sia limitato a rispondere alle domande poste in aula come un qualsiasi altro parlamentare.
“Anche questa seconda volta il pubblico ministero Paolo Ielo e altri tre pm hanno ribadito la richiesta di archiviazione della Procura nei miei confronti e sarò uno dei pochi, sotto il profilo giuridico, che in dibattimento sarà dalla stessa parte della barricata del pm.
Non ho passato alcuna carta. Ho risposto alla domanda di Donzelli, cosa che è mio dovere fare e faccio con qualsiasi parlamentare. Ho fronteggiato l’attacco frontale al 41 bis di terroristi e anarchici in combutta con la criminalità organizzata e mafia”.
Dure le opposizioni, che chiedono le dimissioni
Decisamente diversi i toni di parte dell’opposizione, in particolare quelli di Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinistra. Da un lato ribadisce la necessità delle dimissioni di Delmastro e dall’altro il bisogno di ottenere una spiegazione da parte dell’attuale ministro della Giustizia, Carlo Nordio.
“Il rinvio a giudizio del sottosegretario Delmastro, e l’avvio del conseguente processo, definirà le responsabilità penali dell’esponente di FDI. Nella mia denuncia ho contestato la violazione del segreto amministrativo, attribuita a Delmastro per aver consegnato i verbali del GOM al suo collega, l’On. Donzelli, utilizzati poi per attaccare l’opposizione. In questa vicenda, chi ne esce malissimo è il ministro della Giustizia Nordio, che ha costantemente difeso Delmastro e Donzelli. Sorprendentemente per un giurista come lui, ha confuso il segreto di Stato con quello amministrativo.
La difesa di Nordio, basata su motivazioni politiche e non nel rispetto delle norme è gravissima. Per questo, torno a chiedere a Nordio chi gli abbia chiesto di difendere Delmastro, quando la violazione del segreto amministrativo era evidente. In aula, Donzelli affermò che i verbali da lui letti sarebbero stati accessibili a tutti i deputati su richiesta.
Ricordo di aver chiesto al ministro gli stessi verbali in possesso di Donzelli, ma mi fu negato l’accesso, in quanto erano riservati. Questo episodio ricorda le affermazioni di Lollobrigida riguardo alla possibilità di fermare i treni su richiesta dei cittadini. Anche Donzelli agì allo stesso modo. Questa destra sembra utilizzare lo stato senza rispettare le regole e, per questo, sono convinto della correttezza della mia denuncia. Ora, per rispetto delle istituzioni, Delmastro dovrebbe dimettersi, e ritengo che Donzelli debba rendere conto del suo comportamento, considerando la divulgazione dei verbali segreti”.