Guerra Israele-Hamas, la tregua prosegue. Oggi nuova lista ostaggi: saranno rilasciati donne e bambini
La tregua continua per il settimo giorno. Occhi puntati su Hamas per la liberazione degli ostaggi
Fonti militari israeliane hanno confermato il prolungamento della tregua con Hamas per un altro giorno. Oggi, 30 novembre 2023, Israele ha ricevuto una nuova lista di ostaggi: saranno liberati donne e bambini.
Hamas, fra gli ostaggi liberati anche una cittadina israelo-uruguaiana
La giornata di oggi termina con 10 cittadini israeliani liberati (fra questi una donna israelo-uruguaiana, Shani Goren, e due minori) e 30 prigionieri palestinesi rilasciati dalle carceri in Israele.
Il governo dell’Uruguay ha rilasciato una nota in cui afferma:
Il Ministero degli Esteri desidera ringraziare pubblicamente il governo dello Stato del Qatar, il governo della Repubblica araba d’Egitto e la Croce Rossa Internazionale per il ruolo importante e molto attivo che hanno svolto come facilitatori per concretizzare la liberazione di Shani durante questa prima settimana di tregua umanitaria.
Israele libera 30 prigionieri palestinesi
Dal Qatar il portavoce del ministero degli Esteri locale, Majed Al Ansari, ha affermato in una nota che Israele ha liberato 30 prigionieri palestinesi, in cambio dei 10 ostaggi israeliani che Hamas ha liberato nella giornata di oggi.
Con questo vengono rispettati i patti presi per il 7° giorno di tregua, afferma Al Ansari.
Hamas rilascia altri 6 ostaggi israeliani
Il quotidiano israeliano Haaretz, citando fonti dell’IDF (esercito israeliano), afferma che Hamas avrebbe liberato altri 6 ostaggi.
Questi sarebbero stati consegnati alla Croce Rossa e adesso sarebbero in viaggio verso Israele. Ignota la loro identità al momento.
Israele ed USA, stallo sul cosa fare. Gallant: “Continueremo a combattere”, Blinken: “Meno vittime civili”
Il segretario di Stato americano Anthony Blinken, in visita a Tel Aviv, ha affermato che Israele deve porre più attenzione a non fare vittime civili durante i suoi attacchi:
Nei miei incontri di oggi con il Primo Ministro e gli alti funzionari israeliani ho chiarito che, prima che Israele riprenda importanti operazioni militari, deve mettere in atto piani umanitari di protezione civile che riducano al minimo ulteriori vittime di palestinesi innocenti.
Nonostante Hamas sia considerato da USA ed Israele un gruppo terroristico, la guerra che l’esercito israeliano sta conducendo deve seguire “il diritto umanitario nazionale e le leggi di guerra”. Blinken ha poi affermato che il gabinetto di guerra che guida Israele è concorde con gli USA sul cercare di non mettere in pericolo donne e bambini.
Il ministro della difesa israeliano, Yoav Gallant, però è di diverso avviso: non si discute sul proteggere civili innocenti, quanto sul fatto che Israele metterà in campo ogni mezzo per distruggere Hamas:
Dobbiamo essere pronti a tornare al combattimento totale in qualsiasi momento, oggi, domani, dopodomani, in qualsiasi momento. Immediatamente dopo aver esaurito la capacità di rilasciare ostaggi, torneremo a combattere in tutta la Striscia di Gaza.
Il portavoce della Casa Bianca Kirby: “Non siamo favorevoli a cessate il fuoco permanenti”
Nel consueto punto stampa sul conflitto a Gaza, il portavoce della Casa Bianca John Kirby ha espresso la contrarietà dell’amministrazione statunitense a cessate il fuoco permanenti:
A ora noi sosteniamo l’idea di pause umanitarie, e vorremmo vedere questa pausa di sette giorni diventare di otto, nove, dieci giorni e oltre, ma alla fine questo non porterà Israele e Hamas a trovare un accordo sulla base del prolungamento della pausa.
Israele: “Siamo pronti a riprendere i combattimenti”
Il contrammiraglio Daniel Hagari è stato perentorio nella sua affermazione: l’esercito israeliano è pronto a riprendere le armi e a ricominciare i propri attacchi alla Striscia di Gaza.
Hagari, anche portavoce dell’IDF, ha risposto così a chi chiedeva se Israele avesse intenzione di combattere mentre si sta discutendo dell’estensione della tregua con Hamas.
L’IDF è pronto a riprendere i combattimenti. Siamo pronti ad attaccare a qualsiasi ora, anche stasera, ha però affermato Hagari.
Gli USA condannano gli attacchi a Gerusalemme
Il recente attentato a Gerusalemme, costato la vita a tre persone per mano di Hamas, è stato condannato dalla Casa Bianca.
Il portavoce John Kirby lo ha affermato in una conferenza stampa, auspicando che questi attacchi termino al più presto.
Gallant a Blinken: “Combatteremo fino alla vittoria”
Non sembrano esserci molte speranze per una ‘tregua permanente’ stando a quanto dichiarato dal ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant al segretario di Stato americano Antony Blinken.
Secondo quanto riportato dal Times of Israel, Gallant ha ribadito a Blinken che Israele porterà avanti la guerra “fino a quando prevarremo, non importa quanto ci vorrà. Sconfiggeremo Hamas – ha proseguito Gallant – la priveremo delle sue capacità militari e di governo, e riporteremo a casa tutti gli ostaggi“.
Israele e USA: possibile esilio di Hamas da Gaza
Stando a quanto riportato dal quotidiano statunitense The Wall Street Journal, Blinken e Netanyahu avrebbero discusso della possibilità di espellere molti miliziani di Hamas dal territorio della Striscia di Gaza.
L’azione servirebbe a dare una svolta alla guerra e sarebbe simile a un precedente accordo tra i due Paesi, che portò all’espulsione di alcuni membri dell’Olp (l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina) dal Libano, per poi essere condotti in Tunisia, tra cui lo stesso leader Yasser Arafat.
Blinken: “Gli USA lavorano alla soluzione dei due Stati”
Sul proprio profilo X, il segretario di di Stato Usa Antony Blinken ha riferito del suo ultimo incontro con le autorità politiche palestinesi:
Ho parlato con il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas a Ramallah del conflitto a Gaza e delle misure per migliorare la sicurezza e la libertà per i palestinesi in Cisgiordania. Ho ribadito l’impegno degli Stati Uniti a promuovere la creazione di uno Stato palestinese.
Cnn: “Gli ostaggi saranno liberati in punti diversi di Gaza”
La Cnn, citando fonti israeliane, afferma che Hamas rilascerà oggi altri ostaggi, ma non tutti insieme: verranno liberati in orari e luoghi diversi.
Il motivo starebbe nel fatto che gli ostaggi si trovano in punti diversi di Gaza.
L’esercito israeliano annuncia la liberazione di altri due ostaggi
Sul proprio canale Telegram, l’IDF (Esercito israeliano) ha annunciato che altri due ostaggi sarebbero stati liberati da Hamas. Ora sono stati presi in custodia dall’IDF.
Si conosce al momento l’identità di una sola delle persone liberate: si chiama Mia Schem, 21enne franco-israeliana. Il presidente francese Macron ne aveva chiesto il rilascio poco tempo fa.
Questo il post pubblicato su Telegram dall’IDF:
Secondo le informazioni ricevute dalla Croce Rossa, due ostaggi israeliani sono stati trasferiti in territorio israeliano. Nelle prossime ore, altri ostaggi israeliani dovrebbero essere trasferiti alla Croce Rossa.
Attentato a Gerusalemme, l’identità delle vittime: sono un rabbino, una preside e un’insegnante
Rivelate le identità delle vittime che hanno perso la vita nell’attentato a Gerusalemme: il rabbino Elimelech Wasserman, 73 anni, Hanna Ifergan, 67 anni, e Liviya Dickman, 24 anni.
Wasserman era un giudice di un tribunale rabbinico. Hanna Ifergan era la preside di una scuola femminile, mentre la giovane incinta una insegnante.
Blinken incontra Netanyahu nella visita a Israele
Oggi 30 novembre 2023 il sottosegretario degli Stati Uniti d’America Blinken si trova in Israele per la sua quarta visita nel Paese da quando è scoppiato il conflitto in Medio Oriente, lo scorso 7 ottobre. Blinken ha incontrato il primo ministro Benjamin Netanyahu.
Attentato a Gerusalemme, la donna di 24 anni morta era incinta
Nell’attentato che si è compiuto oggi a Gerusalemme per mano di due terroristi hanno perso la vita tre civili. Una delle vittime era una ragazza di 24 anni che era incinta. Lo riporta Ynet.
Il ministro della sicurezza di Israele: “L’attentato di Hamas a Gerusalemme viola il cessate il fuoco”
Dopo la rivendicazione dell’attentato a Gerusalemme di oggi da parte di Hamas, il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir ha affermato che l’attacco ha violato il cessate il fuoco.
Il ministro ha dichiarato: “Con una mano Hamas firma il cessate il fuoco, con l’altra manda i terroristi a uccidere gli ebrei a Gerusalemme. Dobbiamo smettere di fare accordi con il diavolo e tornare immediatamente alla lotta, con rara forza”.
Hamas rivendica l’attentato a Gerusalemme di oggi
Hamas ha rivendicato l’attentato a Gerusalemme di oggi, che ha causato la morte di 3 persone. Il gruppo terroristico inneggia alla resistenza contro Israele.
Auto travolge cittadini israeliani nella valle del giordano, probabile l’ipotesi attentato
Un’auto oggi ha travolto e ferito alcuni cittadini israeliani nella zona di Beqaot, nella valle del Giordano.
I media locali riferiscono che potrebbe trattarsi di un attentato. Il conducente, forse di origine palestinese, è stato ”neutralizzato” L’esercito è arrivato subito sul posto.
Il primo ministro spagnolo Sanchez: “Creare uno Stato palestinese è negli interessi dell’Ue”
Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, durante un’intervista alla televisione pubblica Rtve, ha ribadito l’importanza della creazione di uno Stato della Palestina, per far cessare il conflitto tra Israele e Gaza e anche per l’interesse di tutto il mondo, inclusa l’Europa.
Sanchez ha dichiarato: “E’ un passo necessario tanto per mettere fine alla guerra israelo-palestinese che per stabilizzare la regione. È ovvio che dobbiamo trovare una soluzione politica per porre fine a questa crisi e questa soluzione implica, a mio avviso, il riconoscimento dello Stato palestinese, nell’interesse dell’Europa”.
Attentato a Gerusalemme: chi sono le vittime
Aggiornamenti e verifiche in corso da parte delle autorità israeliane sulle vittime dell’attentato di questa mattina, alle porte della città di Gerusalemme: si tratta di due ragazze di 16 e 24 anni e un uomo di 73 anni, il rabbino Elimelech Waserman.
A Rafah oggi liberati 10 ostaggi israeliani e 4 thailandesi
I dieci ostaggi israeliani e i quattro lavoratori thailandesi che ieri sera avrebbero dovuto essere liberati in Egitto, sono stati rilasciati oggi a Rafah.
Sono stati consegnati questa mattina alla sicurezza egiziana e alla Croce Rossa.
Blinken incontra il presidente Herzog a Israele
Il sottosegretario degli Stati Uniti d’America Anthony Blinken oggi 30 novembre 2023 ha incontrato il capo di Stato di Israele Isaac Herzog: durante il colloquio si è parlato della situazione a Gaza e Blinken ha ribadito la necessità di continuare la tregua.
Israele, suona l’allarme delle sirene in Galilea
Le sirene di allarme risuonano in Galilea, vicino al confine con il Libano, nei pressi di Sasa e Dovev.
E’ possibile, secondo quanto riportato da un’emittente locale, che sia stato rilevato l’ingresso di un veicolo ostile.
Morto uno degli ostaggi rapiti al rave party in Israele: un ragazzo di 27 anni
E’ morto il ragazzo di 27 anni che aveva partecipato al rave in Israele, preso sotto attacco d Hamas. Si tratta di Ofir Sarfati, rapito il 7 ottobre al rave party nel deserto del Negev.
Era uno studente di ingegneria elettronica, era al festival Nova con la sua ragazza Shovel e altri amici. La sua famiglia non ha ricevuto notizie per settimane.
Era stato ferito gravemente e portato via dai terroristi. Oggi il comune di Kiryat Ata, dove abitava, ne ha annunciato la morte. Al rave hanno perso la vita circa 364 giovani.
Atterrati a Bangkok i 17 ostaggi thailandesi liberati da Hamas
E’ atterrato poco fa a Bangkok l’aereo che trasportava i 17 ostaggi thailandesi liberati da Hamas. Lo ha riferito il Ministero degli Esteri della Thailandia. I rilasciati sono stati accolti dalle famiglie all’aeroporto internazionale Suvarnabhumi.
Ancora nove cittadini della Thailandia si trovano nelle mani di Hamas.
Hamas oggi consegnerà a Israele i corpi di 3 ostaggi
Bassem Naim, uno degli esponenti di Hamas, ha dichiarato che durante la giornata di oggi
a Israele verranno consegnati i corpi di 3 ostaggi.
Hamas non ha ancora rivelato le identità delle vittime.
Le vittime dell’attentato a Gersusalemme
L’attentato che si è verificato a Gerusalemme, presso una fermata dell’autobus nel sobborgo di Ramot, all’ingresso nord-occidentale della città, ha causato la morte di 3 persone: una ragazza di 24 anni, un anziano 73enne e una donna. Tra i feriti, tre sono in gravi condizioni.
Morti i terroristi dell’attentato a Gerusalemme: erano legati ad Hamas
I due terroristi responsabili dell’attentato a Gerusalemme sono due fratelli legati ad Hamas.
Rivelate le loro identità: Murad e Ibrahim Namer, 38 anni e 30 anni, già in passato condannati e incarcerati con l’accusa di terrorismo.
Durante la perquisizione della polizia effettuata nella loro auto, sono state ritrovate cartucce e molte munizioni. La polizia ha riferito di averli uccisi entrambi.
Il ministro per la sicurezza nazionale di Israele attribuisce l’attentato a Gerusalemme ad Hamas
L’attentato che si è verificato a Gerusalemme oggi secondo il ministro per la sicurezza nazionale di Israele Itamar, dopo un primo intervento sul posto, sarebbe da attribuire ad Hamas.
Il ministro della sicurezza ha dichiarato: “Non dobbiamo mostrare alcuna debolezza. Con Hamas dobbiamo dialogare solo attraverso i mirini e mediante la guerra”.
Attentato a Gerusalemme: sale a 3 morti e 8 feriti il bilancio delle vittime
Nell’attentato a Gerusalemme, avvenuto per mano di due terroristi che hanno aperto il fuoco, sale a tre il numero dei morti e a otto quello dei feriti.
Secondo la polizia, terroristi che hanno sparato sono stati entrambi “messi in condizione di non nuocere” sul posto.
Gerusalemme: morti due israeliani nell’attentato
A Gerusalemme, oggi due israeliani sono morti nell‘attentato a colpi d’arma da fuoco messo in atto nei pressi di uno degli accessi alla città.
Sul posto sono intervenuti i soccorsi che hanno annunciato la morte di una giovane donna e poco più tardi quella di un uomo di settant’anni.
L’uomo non è riuscito a sopravvivere alle ferite riportate a causa dei colpi.
Secondo le autorità locali, l’attentato sarebbe avvenuto per mano di due terroristi presso una fermata dell’autobus vicino all’ingresso di Gerusalemme. Entrambi sono stati fermati dalla polizia.
Attentato a Gerusalemme, morta un’adolescente
Scontri vicino carcere di Ofer, un morto e alcuni feriti
L’agenzia palestinese Wafa scrive:
“Un giovane palestinese è stato ucciso a colpi di arma da fuoco e altri sono stati feriti durante gli scontri con le forze israeliane prima dell’alba davanti alla prigione israeliana di Ofer, nella città di Beitunia, a ovest di Ramallah”.
Il carcere di Oter è il luogo in cui vengono liberati i prigionieri palestinesi.
“Almeno altri quattro giovani sono rimasti feriti. Le forze di occupazione hanno preso d’assalto i quartieri vicino alla prigione militare Ofer”.
Accettati gli accordi per prolungare la tregua di un altro giorno
Gli accordi fra Israele e Hamas per l’estensione della tregua sono stati accettati. Lo riferiscono fonti militari israeliane e i media, come la Cnn. Oggi, 30 novembre 2023, Israele ha ricevuto una nuova lista di nomi da Hamas. Nel settimo giorno di tregua saranno liberati donne e bambini.