Tether Gold è una stablecoin, quindi una criptovaluta ancorata a beni reali chiamati a fare da collaterale, ovvero da garanzia. Nel suo caso, come è facile presumere dal nome del token, l’asset reale è l’oro fisico. In pratica, quindi, per ogni unità valutaria digitale emessa ce n’è una reale che funge da copertura.

Tutto ciò, naturalmente, a livello teorico, considerato quanto accaduto nel passato proprio a Tether, ripetutamente accusata di aver mentito sull’esistenza di riserve a copertura di USDT, il suo prodotto finanziario più noto. Accuse che però non gli hanno impedito di dare vita anche a questa seconda stablecoin, ancorata all’oro fisico.

Tether Gold: di cosa si tratta

Tether Gold è una stablecoin ancorata all’oro fisico. Ciò vuol dire che per ogni token XAUt emesso, Tether provvede ad assegnare la proprietà di un’oncia troy di metallo nobile. Ogni token è a sua volta supportato da analogo controvalore detenuto all’interno di caveau, i quali sono controllati mese dopo mese al fine di dare vita al necessario allineamento tra beni virtuali e reali. I coin sono emessi sulla Ethereum Virtual Machine sotto forma di token ERC-20 e si giovano dei livelli di sicurezza collegati a EVM.

Lo scopo che si prefigge l’azienda è quello di rendere possibile a chiunque di trarre vantaggio dalla compravendita di oro, senza doverne detenere l’effettiva proprietà. In tal modo viene ad essere eliminata la necessità di ricorrere ad intermediari per la transazione e per la custodia o l’invio del minerale acquistato.

Per conferire il massimo di legittimità all’operazione, Tether aderisce allo standard fissato dalla London Gold Delivery (LGD), il quale presuppone che il peso di un lingotto debba oscillare in una forbice compresa tra i 350 e i 450 grammi.

Pro e contro di Tether Gold

Se da un punto di vista logico l’operazione si presenta alla stregua di una facilitazione, all’atto pratico non è però propriamente così. Anzi, il riscatto è notevolmente più complicato rispetto a quello che distingue le stablecoin “tradizionali”. In questo caso, infatti, il riscatto di XAUt obbliga allo scambio con oro fisico o la vendita da parte di TG Commodities Limited in cambio di contanti. In entrambi i casi, però, sono previste commissioni in grado di rendere meno conveniente l’intera operazione.

L’altro contro da tenere in considerazione, ma questo riguarda naturalmente tutti i derivati che sono incentrati sull’oro, è proprio collegato al suo prezzo. Se è considerato il bene rifugio per eccellenza, in quanto capace di resistere anche nei momenti economici meno propizi, il rischio è di prendere posizione sul mercato in un momento in cui la quotazione si trova all’apice di un trend e potrebbe ritracciare. Per trarre profitto dalla sua compravendita occorre quindi valutare bene il punto di ingresso sul mercato.

Prospettive per il futuro

Tether Gold è una stablecoin abbastanza particolare. Si propone da un lato stabilità, ma anche di facilitare un trading particolare come quello sull’oro. Com’è noto, si tratta di un bene finito, per il quale si prospetta la fine dell’estrazione dai siti disseminati lungo il pianeta nel corso del prossimo quindicennio.

Proprio questo aspetto rende molto popolare il suo possesso. In effetti, anche nei momenti peggiori la sua quotazione riesce a resistere più di asset volatili come le azioni o altri di carattere puramente finanziario.

Da ciò discende la sicurezza che anche nel corso del prossimo anno il suo prezzo sia destinato a crescere. A spingere molti analisti in questa previsione è proprio il deterioramento della situazione economica globale, coi venti di crisi che spirano su gran parte dell’Occidente e non solo.

Solitamente proprio questi periodi favoriscono il rafforzamento dell’oro. Una tendenza di cui potrebbe approfittare Tether Gold per crescere e scalare posizioni nella classifica relativa alle criptovalute, in cui detiene attualmente il 90° posto.