La premier Giorgia Meloni ha preso parte alla puntata speciale di Porta a Porta dedicata alle vittime di mafia. Il Presidente del Consiglio ha voluto rivendicare l’impegno del governo contro la criminalità organizzata, elencando i provvedimenti adottati durante questi ultimi mesi. La premier ha sottolineato come la mafia sia ancora attiva e operi sotto traccia. All’interno della puntata il Presidente del Consiglio ha affrontato anche altri temi, commentando l’operato dell’esecutivo e i suoi prossimi obiettivi.

Meloni: “Il consenso rende la mafia quello che è”

L’intervento della premier è partito dalla lotta alla mafia, di cui Giovanni Falcone Paolo Borsellino ne sono due simboli assoluti. Meloni, nella puntata odierna di Porta a Porta, ha voluto ribadire tutta la sua stima nei loro confronti.

Sono entrata in politica proprio per Paolo Borsellino. A 15 anni, in un luglio torrido, davanti alle immagini di quella strage ho pensato che non si potesse rimanere indifferenti. Ho riflettuto spesso sul fatto che Paolo Borsellino abbia vissuto perfettamente consapevole di come sarebbe andata a finire. Non l’ho conosciuto personalmente ma il più grande insegnamento che ha lasciato è stato riguardo la gioventù, ‘quando la gioventù negherà il consenso allora anche la misteriosa e onnipotente mafia svanirà come un incubo’. Il consenso rende la mafia quello che è. Borsellino ha dato l’esempio che non si potesse dare il proprio consenso alla mafia. Sono persone che sanno che il loro sacrificio è l’unico modo per andare avanti in quella battaglia.

La lotta del governo alla mafia

Il presidente del Consiglio ha commentato la battaglia del governo contro la criminalità organizzata, ribadendo che la mafia si sta muovendo attraverso nuove tecnologie e metodi all’avanguardia.

Sono stata fiera che il primo provvedimento del mio governo sia stato difendere il carcere ostativo, uno degli elementi più forti della legislazione anti-mafia, altrimenti rischiavamo di smontare una delle cose più efficaci di cui dispone l’antimafia. Il fatto che la mafia sia meno visibile non significa che non continui a fare i suoi affari. Usano nuove tecnologie, bisogna essere veloci e mettersi in discussione. Una volta eravamo famosi per la mafia, ora perché esportiamo l’antimafia. L’Europa ci ringrazia spesso per i nostri risultati e abbiamo una forte cooperazione anche con l’America Latina. Questi risultati si devono anche agli insegnamenti di Borsellino e Falcone.

L’impegno a Caivano e nelle zone franche d’Italia

Non è poi mancata una parentesi dedicata a Caivano e alle zone franche della nostra penisola. La premier ha sottolineato i progressi dell’esecutivo e le misure introdotte nel corso di questi ultimi mesi.

Caivano non è l’unica realtà che vive condizione di difficoltà. Noi stiamo cercando di dimostrare che si possono combattere le zone franche. In Italia è pieno di quartieri dove lo Stato ha fatto finta di niente e ha lasciato correre, perché le altre strade erano più pericolose. Dopo Caivano sono partite le stese, ma lo Stato non si può far intimidire. Abbiamo iniziato a fare un lavoro certosino, visto che quando siamo arrivati a Caivano il Tribunale aveva 16mila processi inevasi. A Caivano non c’erano assistenti sociali, noi abbiamo potenziato le scuole, commissariato il Comune e vogliamo inaugurare il nuovo centro sportivo. Lo Stato è presente.

Meloni: “Sono una persona pragmatica e le persone mi rispettano”

Il discorso di Giorgia Meloni si è chiuso con un resoconto sulla sua carriera politica. Il Presidente del Consiglio ha spiegato di aver sorpreso molte persone, rivelandosi una persona diretta e sincera.

Ho smentito i pronostici, perché quando sono arrivata in Europa mi si guardava come un marziano, un mostro. Ero vista come qualcuno con cui non si potesse avere a che fare. Io credo che si debbano esprimere i propri giudizi, dire le cose in faccia e non prendere in giro la gente. Sono una persona pragmatica e le persone mi rispettano. Si diceva che l’economia italiana sarebbe crollata, mente abbiamo riscritto i record occupazionali. Dicevano che avremmo perso i soldi del Pnrr, mentre siamo la prima nazione a prendere la quarta rata del Pnrr. Ho smentito i pronostici lavorando e dicendo quello che penso.