E’ stato pubblicato dal ministero dell’Istruzione e del Merito il decreto relativo al prossimo concorso docenti, quello che interessa gli insegnanti precari del bando straordinario “ter” del 2023. L’attesa, dunque, per l’uscita del bando di chi abbia già prestato servizio nella scuola o di chi sia abilitato all’insegnamento con il vecchio meccanismo dei crediti formativi, è quasi terminata, mentre si dovrà attendere ancora per il bando di concorso ordinario che slitta, probabilmente, al prossimo autunno.
I bandi di concorso nella scuola, ordinari e straordinari, rientrano negli obiettivi di assunzioni degli insegnanti fissati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il target da raggiungere entro la fine del 2024 è quello delle 70mila immissioni di insegnanti. I documenti pubblicati dal ministero di Viale Trastevere contengono le indicazioni per le procedure concorsuali, la valutazione dei titoli del 2023, ma anche i requisiti richiesti per il concorso ordinario del 2024.
Concorso docenti, pubblicato il decreto del bando straordinario ‘ter’ del 2023: ecco cosa prevede
Nella giornata di ieri, 29 novembre, il ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato sul proprio sito i decreti relativi al concorso docenti della procedura straordinaria “ter”, riservata agli insegnanti precari e già abilitati con il vecchio sistema di acquisizione dei crediti formativi. Sul portale, infatti, si possono reperire i decreti ministeriali 205 e 206, relativi alle procedure di partecipazione e di svolgimento dei concorsi straordinari. Le indicazioni contenute nei documenti interessano i docenti che si candideranno a insegnare nelle scuole dell’infanzia e primaria, e negli istituti di scuola secondaria di primo e secondo grado.
I due decreti ministeriali contengono, inoltre, due allegati. Il primo riguarda i programmi, ovvero le competenze e le conoscenze che gli aspiranti docenti dovranno possedere per insegnare le diverse discipline. L’altro allegato contiene, invece, le indicazioni inerenti la valutazione dei titoli. Da tale valutazione, il ministero dell’Istruzione formerà delle graduatorie di merito provvisorie nella fase preselettiva del concorso.
Concorso docenti straordinario 2023, chi si può candidare e quali titoli sono richiesti?
Più nel dettaglio delle candidature, per il concorso scuola gli aspiranti docenti dovranno possedere il titolo di laurea coerente con la classe di concorso di candidatura più l’abilitazione per la specifica classe di concorso o, in alternativa, 3 anni di servizio nella scuola rispetto agli ultimi 5 anni. Gli anni di servizio si calcolano dal termine di presentazione dell’istanza per partecipare al concorso. Ammesso come requisito l’insegnamento presso scuole statali. Gli anni di supplenza possono essere anche non continuativi, ma almeno un anno deve essere stato svolto nella materia per la quale ci si candidi.
Crediti formativi universitari (Cfu) richiesti per la candidatura
Sono ammessi al concorso straordinario “ter” anche gli aspiranti docenti in possesso dell’abilitazione conseguita con il vecchio ordinamento. Nel dettaglio, è necessario il titolo di laurea coerente con la materia per la quale ci si candidi più 24 crediti formativi universitari (Cfu) conseguiti entro la data del 31 ottobre 2022.
A tal proposito, per i 24 Cfu sarà necessario inserire la data di conseguimento nella domanda del concorso. Infine, saranno ammessi alle selezioni concorsuali anche gli aspiranti insegnanti in possesso di titolo di laurea di primo livello più l’abilitazione, oppure il diploma di accesso alla classe di concorso. Tale requisito rimarrà in vigore fino a tutto il 2024.
Insegnanti di sostegno, come candidarsi ai concorsi straordinari 2023
Sempre per il concorso straordinario “ter” il ministero dell’Istruzione ha definito nei decreti pubblicati i requisiti per potersi candidare al sostegno. Nello specifico, i documenti richiedono il possesso del diploma di specializzazione, conseguito ai sensi del decreto ministeriale 249 del 2010 per il grado richiesto.
Il conseguimento del titolo richiesto deve avvenire entro la scadenza fissata dal bando per la candidatura al concorso. Tuttavia, il documento prevede anche la procedura con riserva per i candidati in possesso di titolo conseguito all’estero, sempre entro la data di scadenza fissata dal bando per la domanda al concorso.